Lazio-Roma è stato il derby dell’amaro in bocca, “non all’altezza” secondo l’ex tecnico biancoceleste Domenico Caso. Il mister si aspettava molto altro, così come entrambe le tifoserie, che si sono dovute accontentare della divisione della posta in palio che poco cambia in termini di classifica.
Ora la sosta per recuperare le energie, con Caso che in esclusiva a Tag24 ha dato la sua personale lettura sulla stracittadina.
Lazio-Roma, un derby avaro di emozioni
Ci si aspettava sicuramente altro da parte di entrambe le squadra, ma alla fine lo 0-0 ha messo in evidenza due compagini arrivate in riserva dopo gli impegni in Europa dell’ultima settimana. Secondo il tecnico Domenico Caso questo è stato il motivo per cui la partita non ha offerto le emozioni sperate.
D: Come l’è sembrato lo 0-0 nel derby?
R: “Una partita non all’altezza delle aspettative. Un derby brutto, non giocato bene da entrambe. Forse la posta in palio era troppo alta per entrambe; dunque, ne è uscita fuori una gara troppo nervosa, difficile da interpretare. Un bruttissimo derby, ma può succedere”.
D: Come può essere subentrata la paura quando si dovrebbe buttare il cuore oltre l’ostacolo?
R: “Il derby di Roma ha un fascino particolare, sentito da entrambe le tifoserie. Ci sono aspettative che vanno oltre la classifica e altro. È stata una partita strana con due squadre con stati d’animo opposti, dove la Roma di Mourinho è stata brava ad imbrigliare la Lazio e non farla giocare, quindi ecco lo scialbo 0-0 con occasioni sporadiche. La Roma non ha fatto granché così come la Lazio”.
La sosta per recuperare energie
Un match che secondo Caso che ha messo in luce una Lazio stanca: “Ben venga la sosta, si potranno recuperare energie in vista dei tanti impegni“
D: Sarri ha detto che ha visto una squadra in crescita. E’ d’accordo?
R: “Lui vive la squadra ogni giorno, sicuramente il fatto che la squadra non abbia subito è buono, ma i giallorossi sono ancora alla ricerca di se stessi, nel senso che anche a Milano ha pensato solo a difendersi come nel derby, ma rispetto al match con l’Inter è stata più brava con il palleggio da basso senza lasciare il pallino del gioco alla Lazio che ha più qualità in mezzo al campo e avrebbe potuto creare problemi. Credo che Sarri sia soddisfatto anche perché viene da una partita impegnativa come quella contro il Feyenoord e ha retto bene, ha limitato i pericoli e creato qualcosa in più degli avversari. Con un pizzico di fortuna quel palo di Luis Alberto avrebbe potuto cambiare le cose, ma nel dettaglio è uscita fuori una partita da tatticismo esasperato”.
D: Ai punti meglio Lazio?
R: “Non ci si fa niente. La Lazio si è adeguata alla partita, non poteva fare altro perché c’è stato prima il Feyenoord. Bisognava aggredire alti la Roma, ma i biancocelesti non potevano seguire questo canovaccio a causa delle energie spese”.
D: Come si spiega il problema in attacco della Lazio?
R: “C’è anche la bravura dell’avversario. La Roma si è chiusa bene, lo stesso canovaccio usato contro l’Inter che stava per pagare dato che per poco Cristante non trovava il gol della vittoria. La Roma si difende e se non la prendi alta ti fanno perdere il ritmo gara. La Lazio non avrebbe potuto fare questo perché aveva speso molte energie prima”.