Al di là del giudizio della Commissione di garanzia, secondo cui mancherebbero i requisiti per considerare “sciopero generale” l’agitazione proclamata per venerdì 17 novembre da Cgil e Uil contro la Manovra, è una figura a emergere prepotentemente in questi giorni: quella del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Non foss’altro per il durissimo attacco del vicepremier Matteo Salvini, secondo il quale quelli di Landini sarebbero “capricci”. Tra gli ambienti della politica romana, come dimostrano queste videointerviste raccolte dall’inviato di Tag24.it Michele Lilla, il nome è praticamente un’ossessione.
Tutti su Landini per lo sciopero del 17. Barelli (FI): “È lui la vera guida del Pd”
Credo che il diritto allo sciopero sia parte del principio democratico che deve essere presente nella vita del Paese – dice il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli – ma non bisogna mettere in difficoltà ai cittadini.
E, quando a Barelli viene fatto presente che uno sciopero senza disagio non è uno sciopero, la risposta è complessa:
Tutte le cose devono trovare un proprio equilibrio, ma non bisogna creare ulteriore disagio ai cittadini. Il signor Landini non ha mai dimostrato di avere la bacchetta magica e quindi c’è anche chi può chiedersi perché mai alcuni problemi non siano stati risolti prima.
È sul termine “capriccio” che le strade di Barelli e Salvini, probabilmente anche di Forza Italia e Lega (quelle di Salvini e Landini non sono mai state parallele), si separano. Segue tuttavia attacco al segretario della Cgil:
A me sembra che Landini sia il vero segretario del Pd e che stia recitando il ruolo di vera opposizione in questo Paese.
Calenda (Az.): “Un peccato che Landini pensi alla politica”
Ossessione Landini anche per il segretario di Azione, Carlo Calenda.
Credo che, un po’ come tutti gli altri suoi predecessori segretari della Cgil, stia pensando a quando lascerà l’incarico – dice l’ex ministro – e inizierà appunto a fare politica. Per me questo è un grave danno, visto che sposta i sindacati a parlare di politica mentre i salari, da trent’anni, scendono di due punti percentuali, mentre quelli di francesi e tedeschi crescono di trenta. Questo avviene perché evidentemente la contrattazione collettiva nazionale non sta funzionando bene.
Magi (+Europa): “Salvini strumentalizza, la motivazione è giusta. Gli altri scioperi del venerdì piuttosto…”
“Per una volta che la motivazione di uno sciopero al venerdì è giusta…”. Possiamo sintetizzare così il pensiero del segretario di +Europa, Riccardo Magi, che va dritto sul leader della Lega.
A me sembra che questa contestazione di Salvini – dice Magi – sia strumentale, perché è legittimo che un sindacato protesti contro una Manovra in cui mancano misure per la crescita. Il problema è il resto dell’anno, quando, su alcuni servizi essenziali come i trasporti, appare fuori di dubbio che ci sia un appuntamento fisso del venerdì con gli scioperi. Questo lo considero poco serio e poco rispettoso nei confronti dei cittadini.
Salvini – chiude Magi – deve vedere quali sono le motivazioni. Invece se la prende con l’unico caso in cui questa motivazione c’è.