Quando si parla di arbitri, di episodi, di contestazioni e di polemiche, la cosa migliore da fare è coinvolgere gli esperti del settore per fare chiarezza. Il regolamento e il protocollo Var hanno infatti un’infinità di sfaccettature che i tifosi difficilmente conoscono ed è per questo che a Tag24 abbiamo chiesto supporto all’ex arbitro, Andrea De Marco. In Serie A dal 2002 al 2014, ha svolto con grande soddisfazione anche una lunga e intensa attività internazionale, tra Europa e Champions League, ed altre competizioni UEFA e FIFA. Dopo aver concluso la sua attività in campo, ha intrapreso la carriera di moviolista in tv. Volto noto, per commentare gli episodi dubbi dell’ultima giornata di campionato, ripartendo dal gol concesso a Raspadori in Salernitana-Napoli, spiegato anche da Rocchi, De Marco è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Episodi Var, De Marco a Tag24
Si chiude la dodicesima giornata di campionato e come al solito non mancano le polemiche legate ad alcune decisioni arbitrali che hanno scontentato determinate tifoserie, ma anche allenatori e addetti ai lavori. La tecnologia va avanti, ma le critiche restano. La svolta della stagione, rappresentata dalla trasmissione Open Var, di DAZN, pare però essere di grande aiuto per spiegare le motivazioni alla base di alcune decisioni arbitrali. Nella puntata di ieri, il designatore Rocchi ha analizzato il gol concesso a Raspadori, in Salernitana-Napoli, viziato da un’iniziale posizione irregolare di Olivera. Per fare chiarezza ed esaminare anche altri casi da moviola, della giornata che si è appena conclusa, De Marco, ex arbitro internazionale, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ieri a Open Var si sono concentrati sul gol concesso a Raspadori che ha sbloccato il match Salernitana-Napoli. Cosa ne pensa di ciò che ha detto il designatore Rocchi?
“Rispetto a quell’episodio avevo già detto la mia nel corso di Pressing la scorsa settimana. È ovvio che si tratta di un errore, commesso dall’assistente, che ha valutato come regolare la posizione del calciatore del Napoli che invece era in fuorigioco. È un errore grave, da matita rossa. Poi però la Salernitana recupera palla, l’azione prosegue e Raspadori trova il gol. A quel punto il protocollo Var è chiaro e la tecnologia non può assolutamente intervenire. L’errore è chiaro ed evidente, ma la palla è entrata in possesso della squadra avversaria ed è iniziata una nuova azione. Il protocollo va rivisto? Sicuramente sì, quando c’è un’immediatezza del genere si deve poter intervenire e penso che in futuro questo potrebbe essere possibile. Parleranno e probabilmente il protocollo verrà migliorato ancora. Penso però anche che prevedere ogni situazione diventa impossibile”.
Spostandoci sulla giornata che si è appena conclusa, non era semplice gestire il derby di Roma e Mourinho nel post gara ha detto che Immobile ha dominato Massa. Cosa pensa del suo arbitraggio?
“Il derby è sempre una partita difficile da gestire e Massa l’aveva già arbitrata lo scorso anno. L’ha controllata, con qualche ammonizione nel corso del match. Possiamo discutere sulla possibile seconda ammonizione di Immobile, per proteste, per cui Mourinho si è molto arrabbiato. Massa è un arbitro di grande esperienza e ha preferito gestire la situazione sul campo riprendendo il calciatore della Lazio. Queste sono scelte soggettive del direttore di gara che dipendono da ciò che lui percepisce in campo. Immobile ha protestato in modo plateale e qualcun altro avrebbe potuto anche estrarre il secondo cartellino, ma sono scelte soggettive che devono essere accettate. C’è chi tollera di più e chi meno”.
C’è un altro episodio in questa giornata che ha fatto tanto arrabbiare ed è il gol annullato al Lecce contro il Milan. Decisione corretta del Var?
“Il pestone sul calciatore del Milan c’è stato. In gergo tecnico viene definito ‘step on foot’ e il Var ha ritenuto un errore concedere il gol e per questo è intervenuto. Molti hanno polemizzato perché Thiaw si è rialzato velocemente, ma questo non c’entra nulla. Se un calciatore non cade, non sta per terra e non protesta, non vuol dire che il fallo non vada fischiato. La decisione del Var è condivisibile. Poi è chiaro che quando una squadra segna nei minuti di recupero il gol vittoria, è un boccone difficile da mandare giù. Ma il fallo c’è stato, il Var è intervenuto e in quella situazione difficilmente si può tornare indietro”.
Rabbia anche da parte di Di Francesco, che ha definito un ‘rigorino’ quello concesso all’Inter. Prima però c’era stato un altro contatto dubbio tra Lirola e Mkhitaryan. Cosa pensa di quanto ha fatto Dionisi?
“Nel primo intervento l’arbitro era ben piazzato, ha valutato l’intensità e in un caso del genere il Var non interviene perché vale quanto visto sul campo. Nel secondo invece basta vedere la reazione dei calciatori del Frosinone per farsi un’idea. Nessuno protesta, e anche in quel caso l’arbitro era vicinissimo. C’è da capire se Thuram lo va a cercare o meno, ma a velocità normale quello è un rigore che si fischia sempre. solo a rallentatore si notano determinate dinamiche, ma questo è un altro discorso”.
Con Open Var finalmente sentiamo, almeno in parte, parlare gli arbitri e dare delle spiegazioni. Pensa che questo possa giovare alla categoria?
“Assolutamente sì. Spiegare gli episodi come sta facendo il designatore Rocchi, con tutto il suo team, è molto importante. Il lavoro in sala Var sta portando i suoi frutti perché abbiamo visto tante situazioni che sono state migliorate grazie alla tecnologia. In questa stagione è aumentato anche il tempo effettivo e penso sia una buona stagione per gli arbitri. Speriamo che si possa migliorare anno dopo anno, anche rispetto ad alcuni errori che ci sono stati in campionato”.