La guerra in Medio Oriente tra Israele e Gaza continua: oggi lo Stato ebraico ha dichiarato una pausa umanitaria in cui la popolazione civile potrà lasciare la Striscia attraverso il valico di Rafah. Da Gaza city arrivano tragiche notizie sulla situazione nell’ospedale di Al-Shifa, sale il bilancio delle vittime.

Guerra in Medio Oriente: Israele dichiara pausa umanitaria nel valico Rafah

La guerra in Medio Oriente prosegue senza sosta e continua a mettere in ginocchio la popolazione nella Striscia di Gaza: oggi 13 novembre 2023 Israele ha dichiarato una pausa umanitaria per consentire ai civili di abbandonare le zone più pericolose colpite dal conflitto. L’esodo potrà essere effettuato durante le quattro ore stabilite da Israele attraverso il valico di Rafah, nel sud della Striscia. L’interruzione delle attività militari avverrà dalle 10 alle 14 ora locale.

L’area dove è si trova il varco di Rafah è situata al confine con l’Egitto: attraverso il valico oggi, secondo le fonti locali, è previsto il passaggio di circa 500 persone con passaporto di doppia nazionalità. Nel corridoio umanitario durante la giornata odierna è stato stimato l’ingresso di 85 camion di aiuti per la popolazione.

Gaza, ospedale Al-Shifa, sale il bilancio delle vittime

Nel corso della serata di ieri 12 novembre 2023 è arrivata la notizia dello stop al funzionamento dell’ospedale Al-Shifa di Gaza city, in seguito al black out energetico che lo ha colpito in questi giorni a causa dei bombardamenti.

Il direttore dell’ospedale già ieri aveva dichiarato che il personale sanitario e i pazienti sarebbero stati pronti ad evacuare l’edificio, una volta ottenuto il consenso di Israele, per la tragica situazione causata dalla mancanza di corrente elettrica e di ossigeno necessario alle cure per i pazienti.

Sale il bilancio della vittime dell’ospedale Al-Shifa: sono 27 i pazienti adulti che erano ricoverati in terapia intensiva che non ce l’hanno fatta e 7 i neonati prematuri tenuti nelle incubatrici deceduti.

Gaza, Hamas: “Accordo con Israele solo per uno scambio completo dei prigionieri”

Continuano le trattative per lo scambio di ostaggi in guerra, Osama Hamdan, uno degli esponenti di Hamas dal Libano ha dichiarato che:

“La nostra posizione sul dossier prigionieri è stata chiara fin dall’inizio. Si riferisce ad un completo scambio di prigionieri”.

Così ha commentato Hamas in merito alle voci su negoziati per uno scambio parziale tra ostaggi e detenuti nelle carceri israeliane, ribadendo la necessità di un rilascio di tutti i prigionieri.