L’ex premier britannico David Cameron è il nuovo ministro degli Esteri del Regno Unito. Un effetto domino nato dopo il sollevamento di Suella Braverman, ex ministro dell’Interno, allontanata dopo le critiche alla polizia inglese.
Il primo ministro Rishi Sunak rimescola dunque le carte del governo: al posto di Braverman, nomina l’attuale capo della diplomazia James Cleverly agli Interni. A sostituire quest’ultimo, invece, sarà proprio Cameron. L’ufficialità del rimpasto è arrivata direttamente da Downing Street, come riportano i media locali.
David Cameron nuovo ministro degli Esteri del Regno Unito: le ragioni dell’addio a Braverman
Il polverone sollevato attorno a Braverman era cominciato nella serata di ieri, domenica 12 novembre, dopo un polemico tweet all’indirizzo delle iniziative filo-palestinesi andate in scena a Londra nel weekend.
L’ormai ex ministra aveva auspicato “ulteriori azioni” contro i manifestanti.
Non si può andare avanti. Settimana dopo settimana, le strade di Londra sono inquinate da odio, violenza e antisemitismo. I membri del pubblico vengono assaliti e intimiditi. Soprattutto gli ebrei si sentono minacciati. Sono necessarie ulteriori azioni.
Nel mirino di Braverman quelli che lei stessa aveva definito “canti, cartelli e armamentari malati, incendiari e, in alcuni casi, chiaramente criminali” verificatisi durante la marcia di sabato nella capitale britannica.
La retorica di Braverman contro l’immigrazione
Suella Braverman era salita agli onori delle cronache quando, nel 2022, era stata per un breve periodo agli Interni durante il breve mandato di Liz Truss, prima di dimettersi dopo soli 43 giorni. Il 25 ottobre 2022, soltanto sei giorni dopo, il successore di Truss, Rishi Sunak, aveva stabilito il suo reintegro.
Fortemente criticata per le sue politiche molto dure in fatto di immigrazione, Braverman è stata apostrofata duramente anche dall’ex calciatore Gary Lineker, oggi commentatore sportivo. Considerava quella dei migranti “un’invasione” e in merito agli ultimi episodi di cronaca aveva imputato alle forze dell’ordine una disparità di trattamento.
L’accusa alle forze di polizia era quella di una maggiore durezza nei riguardi delle proteste di naziskin e ultradestra, a dispetto di una certa indulgenza nei confronti di quelle che ha definito “le orde pro-Palestina“.