Lutto nel mondo del calcio: la causa della morte di Aldo Bet è riconducibile ad un grave male che l’aveva colpito molto tempo fa.

All’età di 74 anni dunque ha lasciato questo mondo un interprete del pallone degli anni 70 che vestì diverse maglie in serie A e B. Partito da Mareno di Piave un paesino della provincia di Trieste sin dalla sua giovane età è riuscito ad affermarsi come calciatore.

Gli inizi importanti nelle giovanili dell’Inter da dove si è fatto strada. Dagli arbori della sua carriera ha poi incontrato momenti costellati da successi e fallimenti sportivi sotto la guida di signori allenatori che hanno beneficiato delle sue caratteristiche impiegandolo spesso come titolare.

Difensore, di ruolo stopper. Molto duro e apprezzato per le sue doti agonistiche ha lasciato il segno nel calcio italiano e nelle squadre in cui ha militato.

Aldo Bet: causa morte

Aldo Bet giocatore professionista degli anni 70 ma ormai assente dall’attenzione pubblica dal 1987 quando decise di ritirarsi anche come allenatore è morto all’ospedale di Varese in seguito ad un peggioramento delle sue condizioni fisiche dovute ad una malattia che lo attanagliava da diversi anni.

Inter, Roma, Verona e Milan le sue squadre

L’ex difensore ha militato in diverse squadre. Ha iniziato la sua carriera con la maglia neroazzurra dell’Inter, dopo le giovanili ha fatto il suo esordio in serie A nella stagione calcistica1967/1968, giovanissimo sotto la guida di Helenio Herrera colleziona 8 presenze.

Il tecnico argentino se lo ritrova anche l’anno seguente quando Bet viene venduto alla Roma. In maglia giallorossa con l’allenatore soprannominato “il mago” vince una Coppa Italia al primo anno. Vi resterà 5 lunghi anni alla corte della squadra capitolina. Successivamente va a giocare con il Verona dove otterrà la salvezza.

Il 1974 è l’anno in cui approda al Milan. In sette anni con la maglia rossonera conqusita una coppa Italia e uno scudetto. A fine carriera all’età di 32 anni disputa la sua ultima stagione da calciatore con la Campania, squadra del quartiere Ponticelli della città di Napoli militante in C1.

Bet e Santarini: i due gemelli della Roma

Soprannominati i gemelli della Roma Bet e Santarini hanno vissuto un pezzo di carriera insieme: dall’esordio con l’Inter passando alla titolarità nella Roma fino all’esordio in nazionale.

Aldo Bet e Sergio Santarini giovanissimi ebbero la fortuna di incontrare agli inizi della loro carriera Helenio Herrera il tecnico argentino della grande Inter di Angelo Moratti.

All’età di 18 anni il primo e a 20 anni il secondo dall’Inter nell’estate del 1968 si trasferirono alla Roma perché il Helenio Herrera li portò con sé alla Roma. E al primo anno vinsero subito un trofeo, la Coppa Italia.

L’anno della seconda Coppa Italia della Roma dunque è l’anno in cui si forma la coppia difensiva Santarini-Bet rispettivamente libero e stopper della squadra giallorossa. Insieme daranno vita ad un duo di difesa formidabile che si possa ricordare nella storia del club giallorosso capace anche di arricchire la bacheca della squadra capitolina con il trofeo del Torno Anglo-italiano.

Aldo Bet contrariamente a Sergio Santarini che rimase a Roma per altri 8 anni fino a diventare leader della Roma raggiungendo il suo punto più alto con la nomina di capitano, ha preso la via di Milano per giocare col Milan.

Santarini e Bet oltre che legati professionalmente perché due giocatori della Roma sono diventati anche cognati, i due infatti si sono sposati con due sorelle.

La prima stella col Milan

Nel 1974 Aldo Bet indossò per la prima volta la maglia del Milan e la vestirà per altri 6 anni. Durante questo arco temporale lo stopper ex Roma vinse un’altra Coppa Italia nella stagione 1976/77 e il suo primo scudetto in carriera che coincise con il decimo della squadra rossonera. Correva l’anno 1978/1979 quando il Milan si cucì sopra la maglia la sua prima stella.