Napoli-Tudor, ci siamo – Domenica 12 novembre, minuto 91’ della sfida tra Napoli ed Empoli, dodicesima giornata di Serie A. Kovalenko, centrocampista ucraino dei toscani, calcia di interno destro dallo spigolo dell’area di rigore e indirizza la palla sotto l’incrocio opposto dove Gollini non può arrivarci. Il gol vittoria per l’Empoli, la fine dell’avventura di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli. Perché proprio in quel preciso momento Aurelio De Laurentiis ha deciso che era arrivato il momento di cambiare guida tecnica, mettendo fine alle gestione dell’allenatore francese – arrivato in estate per sostituire Luciano Spalletti – mai del tutto “digerita” da squadra, spogliatoio e ambiente, come testimoniano i risultati deludenti di questa prima parte di stagione. Napoli quarto a 21 punti, 10 in meno dell’Inter capolista: un divario enorme a questo punto del campionato per la squadra che porta il tricolore sul petto.

Napoli, Tudor è l’uomo giusto secondo De Laurentiis

La sconfitta contro l’Empoli ha dunque definitivamente chiuso l’era Rudi Garcia al Napoli. Aurelio De Laurentiis ha così deciso per quella svolta tecnica che era già stata a un passo prima della sosta: all’epoca a “salvare” Garcia fu il rifiuto di Antonio Conte ad accettare il progetto azzurro, questa volta invece il presidente del Napoli è sicuro di riuscire a ottenere il “sì” di Igor Tudor, allenatore croato libero dopo la fine dell’avventura con l’Olympique Marsiglia in Francia. È proprio l’ex allenatore del Verona il prescelto per la panchina del Napoli: già in giornata De Laurentiis conta di definire il tutto, così da ufficializzare l’esonero di Garcia – ormai certo – e affidare la squadra a Tudor, che potrà così iniziare a lavorare fin da subito portando le sue idee e approfittando di qualche giorno di lavoro in più per la sosta delle nazionali.

Il nodo contratto con Tudor e il sogno Farioli

De Laurentiis ha individuato Tudor come l’uomo giusto a cui affidare il Napoli in questo momento: il croato ha anche quelle qualità caratteriali – oltre che tecniche – che secondo il presidente azzurro servono per risollevare una squadra in crisi di risultati e identità. Scottato dall’esperienza Garcia, la volontà del presidente del Napoli è quella di proporre a Tudor un contratto fino al termine della stagione (30 giugno 2024), magari con l’inserimento di qualche clausola di rinnovo legata al raggiungimento di alcuni risultati sportivi, e poi discutere nei mesi successivi nuovamente di futuro valutando il lavoro svolto insieme. Nessuna mancanza di fiducia nei confronti di Tudor, anzi, ma anche una “tutela” dal punto vista economico, visto che De Laurentiis dovrà pagare l’ingaggio all’esonerato Garcia e a un nuovo allenatore.

La grande tentazione del presidente del Napoli è quella di affidare la squadra, a partire dalla prossima stagione, al giovane Francesco Farioli, grandissimo protagonista con il Nizza con cui è secondo in Ligue 1 a -1 dal Psg. Uno scenario che riguarda il futuro e che dipenderà da come Tudor si ambienterà a Napoli. Se, soluzione difficile ma non del tutto da escludere, non si dovesse trovare l’accordo a breve con Igor Tudor, allora il Napoli si affiderà a un traghettatore. E anche in questo caso il profilo è già stato individuato nell’ex Walter Mazzarri, allenatore che conosce bene l’ambiente e lo stesso De Laurentiis.