Milano, protesta di Ultima Generazione oggi in viale Lucania: un gruppo di attivisti e di attiviste, intorno alle 8.40 di questa mattina, lunedì 13 novembre 2023, ha bloccato il traffico, sedendosi per terra in mezzo alla strada e srotolando uno striscione arancione con la scritta “Fondo riparazione”. Non sono mancati scontri con gli automobilisti, che hanno provato a convincere i manifestanti a liberare il passaggio.
Milano, blitz di Ultima Generazione in viale Lucania oggi
A Milano alcuni membri di Ultima Generazione hanno dato vita ad una protesta in viale Lucania. Intorno alle 8.40 di stamattina un gruppo di giovani si è seduto per terra e ha impedito il passaggio delle macchine. Gli ambientalisti hanno chiesto, come di consueto, l’istituzione di un Fondo riparazione permanente preventivo di 20 miliardi di euro.
Questa ingente somma di denaro, hanno sostenuto gli attivisti e le attiviste, dovrebbe servire a riparare gli enormi danni e le tragiche conseguenze causate dal cambiamento climatico, che a sua volta è causato da una serie di comportamenti e di azioni scorrette e irrispettose che l’uomo fa nei confronti della natura e del pianeta terra.
La protesta di oggi, lunedì 13 novembre 2023, si è tenuta in un orario di punta in viale Lucania, un punto nevralgico della città di Milano dove ogni giorno passano tantissime macchine. Non sono dunque mancati gli scontri tra i giovani di Ultima Generazione e gli automobilisti costretti a rimanere fermi per svariati minuti.
I guidatori hanno attaccato verbalmente gli attivisti e le attiviste che partecipavano al blitz di questa mattina. Sono volati tanti insulti, ma i ragazzi non si sono lasciati scoraggiare e hanno continuato a manifestare.
Gli automobilisti, tutti visibilmente arrabbiati, hanno provato loro stessi a rimuovere i manifestanti dalla strada, ma senza successo. Una persona a bordo di una moto ha persino rischiato di schiacciare la gamba ad un membro del gruppo, pur di liberare la strada.
La protesta si è conclusa dopo circa una ventina di minuti. Sono intervenuti diversi membri delle Forze dell’ordine, i quali hanno proceduto a spostare i giovani dalla strada e a far ripartire tutta quanta la circolazione di automobili e motorini. Gli attiviste e le attiviste sono stati identificati dagli agenti.
Le richieste di Ultima Generazione
Tra i partecipanti al blocco di questa mattina è stata, in particolar modo, la manifestante Alessandra a rilasciare delle importanti dichiarazioni. La giovane attivista ha ricordato che gli eventi meteorologici catastrofici sono sempre più frequenti in una città come Milano (e non solo). Ha precisato che questi fenomeni estremi sono ovunque e sono ogni volta più numerosi.
Alessandra ha ricordato che questa estate, precisamente nel mese di luglio, nel capoluogo lombardo si è verificato un violento nubifragio che ha comportato la caduta di alberi, i quali a loro volta hanno distrutto auto parcheggiate e provocato danni a edifici e abitazioni. La città era rimasta bloccata.
Non molti giorni fa inoltre, sempre i cittadini milanesi avevano dovuto fare i conti con l’esondazione del Seveso, a seguito di un’ondata di maltempo che aveva colpito il Nord Italia. Gli attiviste e le attiviste di Ultima Generazione hanno chiesto al governo delle azioni concrete e che siano davvero in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Gli altri blitz a Milano
La protesta di oggi non è stata sicuramente l’unica messa in atto dai membri di Ultima Generazione a Milano. Nei mesi scorsi si erano verificati due importanti blitz del gruppo ambientalista. Uno in zona CityLife-Portello e l’altro in viale Fulvio Testi.
Le richieste del gruppo ambientalista sono sempre le stesse. Anche nella manifestazione di questa mattina hanno srotolato il loro solito striscione arancione con la scritta “Fondo riparazione”. Hanno continuato a protestare nonostante gli insulti verbali degli automobilisti e i loro numerosi tentativi di forzare il blocco.
Ero presente questa mattina in viale Lucania; preciso che la manifestazione non è durata 20 minuti (tempo abbastanza accettabile per dare libero spazio ad una protesta) bensì un’ora abbondante. Trovo assurdo che le autorità non abbiano potuto intervenire con maggior rapidità nell’attuare lo sgombro della strada, perché il blocco di questa mattina ha causato parecchi problemi, soprattutto alla sottoscritta che non ha potuto accompagnare mio padre ad effettuare una visita medica in ospedale prenotata da parecchi mesi.