Lo sciopero generale, indetto da Cgil e Uil per il 17 novembre 2023 in protesta contro la legge di bilancio del governo Meloni, è ora minacciato di precettazione da parte del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini.
Precettazione sciopero 17 novembre 2023
Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha ribattuto dichiarando che il ministero non ha il diritto di decidere sulle date degli scioperi e che il ministro Salvini non ha mai svolto un lavoro sindacale.
La commissione di garanzia ha deliberato una riduzione della durata dello sciopero a 8 ore e ha richiesto di posticipare la sospensione dei servizi nel settore dei trasporti. Tuttavia, la scelta dei giorni in cui scioperare e la potenziale limitazione dei diritti dei cittadini sono oggetto di polemica.
La provocazione di Salvini
Matteo Salvini ha sottolineato che lo sciopero si terrà di venerdì perché “Landini vuole organizzarsi il weekend lungo”.
L’ultimo sciopero del 20 ottobre è stato proclamato proprio di venerdì, mentre quello del 9 ottobre era caduto di lunedì. Un altro sciopero era stato indetto il 29 settembre, anch’esso di venerdì, e il 13 luglio precedente, un giovedì. L’ultimo sciopero generale della Cgil risale al 16 dicembre 2022, anch’esso di venerdì, mentre l’anno prima era stato proclamato di giovedì.
I sindacati rispondono sottolineando che nel settore dei trasporti si lavora anche nei fine settimana, rendendo spesso impossibile estendere il periodo di riposo attraverso l’astensione dal lavoro. La data del 17 novembre è stata scelta in base a un calendario denso che prevede anche l’astensione dal lavoro dei medici il 5 dicembre.
La Commissione di Garanzia, tuttavia, evidenzia che molte categorie sono state escluse dalla prossima precettazione e invita Cgil e Uil a ridurre la durata dello sciopero.