Si è ormai giunti al 628esimo giorno di guerra tra Ucraina e Russia ma nessuna delle due parti in causa sembra intenzionata a fare un passo indietro. Non va certamente in questa direzione la notizia di un aumento del contingente del Cremlino su suolo ucraino: da 420mila uomini stimati dall’Intelligence della Difesa Ucraina, si è passati a 442mila circa un mese dopo.
L’aumento degli effettivi schierati sul territorio occupato dimostra la volontà russa di non fare passi indietro anche a fronte delle enormi perdite fin qui avute, ben al di sopra di quelle che erano state preventivate ad inizio invasione.
Guerra in Ucraina, Mosca aumenta gli uomini in campo: evidente la superiorità numerica del Cremlino
La capacità della Russia di aumentare ancora di più la forza della sua mobilitazione rende ancora più evidente la disparità delle forze in campo, a fronte di un’Ucraina che appare più debole militarmente ma soprattutto sempre più divisa sul fronte interno.
L’apparente imperturbabilità della nazione guidata dal presidente Volodymyr Zelensky inizia ad essere scalfita da queste notizie, non è un caso che da più parti si sta parlando di una trasformazione del conflitto in una sorta di guerra di trincea, già tristemente nota per il popolo europeo e vissuta in prima persona nel caso della Prima Guerra Mondiale.
Il presidente Zelensky avverte: “I russi attaccheranno di nuovo le infrastrutture energetiche”
Nel corso del suo ormai consueto discorso notturno, il presidente Zelensky ha avvertito la sua popolazione di tenersi pronta in caso di offensive ad infrastrutture energetiche da parte dei russi. Dopo l’inverno condotto l’anno scorso, è lecito attendersi nuovi attacchi dal Cremlino con questi obiettivi, con l’intento di portare ancora più allo stremo una popolazione che già sopporta le fatiche della guerra da quasi due anni. Per questo diversi portavoce militari hanno ipotizzato un’intensificazione degli attacchi contro la città di Avdiivka, già da settimane al centro di un vero e proprio accerchiamento russo.
Un notizia leggermente positiva per il fronte ucraino, tuttavia, sembra esserci. L’institute for the Study of war, infatti, sembra aver certificato un leggero passo avanti nella controffensiva dell’Ucraina. Un avanzamento che si colloca nella regione di Kherson, sulla riva sinistra del fiume Dnepr.