Se pensiamo ai tanti piatti a base di pasta fresca che caratterizzano l’Italia da nord a sud, non possiamo certamente dimenticare una delle bandiere del Piemonte, delle Langhe, del Monferrato e del Roero in particolare: gli agnolotti del plin. Più piccoli dei classici agnolotti, devono il loro nome al dialetto piemontese, dove plin significa pizzicotto, ad indicare il gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudere il ripieno tra un agnolotto e l’altro.

Questi classici quadrettini di pasta fresca sono ripieni di carne e spinaci e vengono cotti nel brodo, per poi essere serviti con il sugo, meglio se d’arrosto. Non vedete l’ora di assaggiarli? Continuate la lettura!

Gli ingredienti della ricetta degli agnolotti del plin

Partiamo dagli ingredienti richiesti dalla ricetta degli agnolotti del plin. Queste quantità dovrebbero permettervi di realizzare circa 400 pezzi:

  • Farina 00 400 g
  • Uova 5
  • Cosce di coniglio 200 g
  • Lonza di maiale 200 g
  • Polpa di vitello 250 g
  • Carote 300 g
  • Sedano 100 g
  • Cipolle 1
  • Spinaci 30 g
  • Scarola 30 g
  • Parmigiano grattugiato 15 g
  • Brodo vegetale 
  • Olio extravergine d’oliva 
  • Sale 
  • Pepe

Partiamo dalla pasta fresca

Per realizzare la ricetta degli agnolotti del plin è fondamentale fare un’ottima pasta all’uovo. Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, poi rompete le uova al suo interno, una alla volta, e amalgamate tutto con un cucchiaio.

Lavorate poi con le mani e andate ad amalgamare all’impasto tutta la farina che si trova sul piano di lavoro. In caso di difficoltà o di un impasto troppo duro, potete aggiungere un paio di cucchiai di acqua tiepida; continuate poi a impastare fino a quando non risulterà liscio e compatto. A questo punto avvolgetelo nella pellicola trasparente e mettetelo a riposare in un luogo fresco e asciutto per 1 ora.

Ricetta degli agnolotti del plin: la farcia

Intanto che la pasta all’uovo riposa, dedicatevi alla farcia della vostra ricetta degli agnolotti del plin. Tagliate grossolanamente carote, sedano e cipolla. Eliminate le parti grasse di lonza e polpa di vitello e fatele poi rosolare in un giro d’olio fino a che non saranno dorate.

In un’altra padella, sempre in un giro d’olio, rosolate anche le cosce di coniglio. Quando tutte le saranno ben rosolate unitele in un unico tegame e aggiungete anche le verdure. Salate, pepate, aggiungete un mestolo di brodo, mettete il coperchio e lasciate cuocere per circa un’ora. Se necessario, aggiungete ancora un po’ di brodo durante la cottura.

Quando le carni saranno cotte, toglietele dalla pentola e lasciatele raffreddare. Ricordate di conservare anche le verdure e il fondo di cottura, perché vi serviranno come condimento. 

Cuocete in un filo d’olio anche gli spinaci e la scarola in padella con un filo d’olio. Fatelo in due padelle separate, e solo dopo unite le verdure, perché hanno tempi di cottura diversi.

Intanto tagliate a pezzi la lonza di maiale e la polpa di vitello, disossate il coniglio e poi tritate tutte le carni nel mixer. Aggiungete poi unite poi l’uovo, il formaggio e le verdure, regolate di sale e di pepe e, se serve, versate un po’ di brodo. Frullate bene fino ad ottenere una farcia molto densa e ben compatta.

Assemblaggio e cottura

Prendete una porzione di pasta e tirate la sfoglia sottile. Sulla metà inferiore della sfoglia posizionate una pallina di ripieno, lasciando uno spazio di 1-2 cm tra l’una e l’altra. Ripiegate la sfoglia su se stessa dal lato lungo e pizzicate con le dita i lembi di pasta ai lati delle palline di ripieno. Infine, servendovi di una rotella, tagliate la pasta nel senso della lunghezza a solo qualche millimetro dal ripieno e poi separate i singoli ravioli. Metteteli poi su un vassoio. 

Frullate le verdure stufate in precedenza e cuocete i ravioli in abbondante acqua salata: basteranno pochi minuti. Quando salgono in superficie in superficie scolateli e conditeli con la salsa ottenuta dal fondo di cottura delle carni. La vostra ricetta degli agnolotti del plin è pronta. Buon appetito!

Se volete completare la vostra cena piemontese, concludete con un bel bollito misto con la salsa verde: buonissimo!