L’ex governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ai domiciliari dall’anno scorso, ha finito di scontare la pena a 5 anni e 10 mesi per corruzione (tramite cene, viaggi e gite in barca) per la vicenda Maugeri-San Raffaele. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, l’ex governatore, che continua a sostenere di essere stato accusato e condannato unicamente per motivi politici, ha dichiarato di aver sofferto soprattutto “l’ingiustizia della condanna” e di aver sentito il peso di “sapere di non aver mai compiuto” ciò di cui è stato accusato. A ciò si aggiungeva il dispiacere “per tutti quelli che mi avevano stimato, voluto bene e che mi avevano votato“.

Fine pena per Roberto Formigoni: “Rientro in politica? Voglio prima tornare alla vita normale”

Ora, assicura l’ex governatore della Lombardia, sono in tanti a chiedergli di tornare in politica, “amici con cariche istituzionali, dirigenti di partiti e gente che incontro per strada“. Tuttavia, Formigoni ha dichiarato di non avere ancora preso una decisione, anche perché prima deve chiudere un altro percorso. Nei prossimi mesi, la magistratura dovrà valutare se Formigoni ha portato a termine positivamente l’affidamento ai servizi sociali. Una volta chiuso il capitolo giudiziario, l’ex politico avrà la possibilità di candidarsi nuovamente:

Voglio dare una risposta seria e responsabile. Non mi interessa occupare un posto per ottenere una rivincita, ma se ci sarà uno spazio per una elezione vorrei dare il mio contributo per riportare i giovani a aver un rapporto diverso con la politica.

Elezioni europee: “Non deciderò entro fine anno, ho tempo fino a marzo”

Una candidatura potrebbe arrivare per le elezioni europee, che si terranno nel giugno 2024, in relazione alle quali Formigoni afferma, senza fornire risposte certe: “Si vedrà e comunque prima bisogna verificare se e quando potrò candidarmi, e questo non è ancora chiaro. Voglio prima rientrare nella vita normale“.

L’ex governatore, inoltre, da cattolico popolare, rivendica l’appartenenza al centrodestra e in particolare al Partito popolare europeo, che definisce la propria “casa“. Formigoni, “un popolare democratico cristiano dentro il centrodestra” – come si autodefinisce -, esprime infine un giudizio positivo sulla attuale composizione del centrodestra e del governo e dichiara di nutrire “una grande stima per Giorgia Meloni e alcuni suoi ministri”.