Dal 13 ottobre 2023 Davide Mazzanti non è più l’allenatore dell’Italia femminile: il coach, che era in carica dal 2017, era stato al centro delle critiche nell’ultimo Europeo per la gestione del gruppo e soprattutto del mancato impiego di Paola Egonu. La forte giocatrice di Cittadella non è stata praticamente mai impiegata nello scorso Europeo. Uno buono spezzone, però, l’ha giocato contro la Turchia in semifinale dove però le azzurre sono state comunque eliminate. A proposito di questo e non solo, l’ex CT azzurro ha parlato a La Gazzetta dello Sport e ha raccontato la sua verità.

Italia, Mazzanti: “Paola Egonu? Non voleva più lavorare con me”

L’ex CT italiano, dopo l’addio alla Nazionale italiana, ha raccontato di come stia studiando inglese e stia guardando il volley in generale. Inoltre, la sua voglia di tornare è tanta e spera possa arrivare quindi la giusta chiamata. Le sue parole:

“La voglia di tornare è tanta. Quando porto mia figlia agli allenamenti, la mia testa si mette in moto. Mi sto anche allenando in Serie D con un club e se dovesse arrivare la giusta proposta sarei pronto”.

Poi il tema più caldo che ha tenuto banco per quasi tutto l’ultimo anno: le varie esclusioni. Soprattutto quella di De Gennaro e il mancato impiego di Paola Egonu con la quale Mazzanti ha avuto un rapporto tortuoso nell’ultimo anno:

Dopo il terzo posto al Mondiale 2022, la Federazione mi ha chiesto di ripartire in Nations League con un progetto più giovane e poi di inserire le più esperte. Visti i primi risultati, poi, con la FIPAV si è pensato di cambiare il meno possibile e infatti alla vigilia dell’Europeo sono state aggregate solo 4 atlete nuove. Paola Egonu? Dopo la semifinale persa col Brasile al Mondiale mi ha detto di non voler più lavorare con me. Poi prima dell’estate si è scusata ma in ritiro ha fatto fatica. Non riusciva a riposare e questo non le permetteva di finire o iniziare i vari allenamenti”.

Da qui, poi, Davide Mazzanti ha spiegato il motivo dell’esclusione da titolare di Paola Egonu che nell’Europeo ha giocato molto poco a causa di un complicato reinserimento:

“Con il nostro psicologo e la Federazione abbiamo individuato due strade: o escluderla dall’Europeo o reinserirla progressivamente puntando sulla voglia di tornare leader del gruppo. Lei però non riusciva più ad accettare la situazione di iniziale riserva. Alla fine siamo arrivati a un punto in cui si doveva scegliere cosa fare e avremmo dovuto essere una cosa sola. Abbiamo invece lasciato la porta aperta per le critiche”.

Mazzanti: “L’ambiente andava tutelato: abbiamo dato un cattivo esempio”

Alla fine per l’Italvolley femminile, al posto di Davide Mazzanti, è stato scelto Julio Velasco ma l’ex CT ha parlato anche dei rammarico e di cosa avrebbe cambiato:

“In questi anni il mio percorso è sempre stato in bilico. La Federazione nel 2018 aveva già scelto il sostituto, ma poi è arrivato l’argento. Al preolimpico di Catania se non ci fossimo qualificati, non avrei avuto una seconda chance. Nel 2021, poi, eravamo fuori dai Giochi e se non avessi vinto l’Europeo sarei stato mandato via. Non rimpiango le scelte: ma il rammarico è su altro. L’ho detto anche al Consiglio Federale: abbiamo dato un cattivo esempio perché l’ambiente andava tutelato. Quando lasci vedere che il CT è incompetente e le scelte fatte sono maturate per complottismo e incompetenza, fai male al movimento intero”.

Infine il suo commento sulle scelte tecniche in campo e un augurio all’Italia che comunque lo ha accompagnato per 6 lunghi anni con la vittoria di un Europeo e un secondo e un terzo posto al Mondiale. Tra le delusioni il quarto posto nell’Europeo 2023 e la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici del 2021:

“Antropova e Egonu insieme? Abbiamo provato a farlo ma il passaporto di Ekaterina è arrivato alla vigilia dell’esordio e quindi non avendo la certezza che avrebbe potuto giocare, non sarebbe stato responsabile come decisione. Quando venni esonerato da Piacenza, poi loro vinsero 5 titoli di fila: spero succeda lo stesso con l’Italia”.