Si attendeva molta turbolenza, ma alla fine l’asta BTP a 3, 7, 15 e 30 anni ha avuto grande successo: la domanda rimane sostenuta nonostante il calo dei rendimenti.

Lo spread tra BTP e Bund è salito di appena un punto a quota 187 e, rispetto alle precedenti aste, i rendimenti dei titoli obbligazionari Btp a 3 e a 7 anni si sono ridotti. Il tasso d’interesse è sceso di diciotto punti percentuali rispetto all’asta del 12 ottobre, attestandosi a 3,75 punti percentuali. La domanda dei BTP in scadenza a novembre 2030 è pari a 3 miliardi ed il rendimento è scivolato da 15 punti percentuali a 4,21 punti percentuali.

Asta BTP: spread in lieve calo e rendimenti down nel breve periodo

Nel breve periodo i rendimenti dei BTP in asta sono in calo, mentre nel lungo periodo i rendimenti sono in rialzo. I rendimenti variano dai 3,75 punti percentuali per le obbligazioni statali con scadenza pari a tre anni al 5,05 percento per le obbligazioni che hanno durata pari a 30 anni.

Il MEF ha raccolto nove miliardi di euro preventivati e cinque sono state le tranche emesse. La scadenza più breve è quella fissata al 15 settembre 2026 e vanta una cedola pari a 3,85 punti percentuali. La domanda è stata pari ad oltre 4,6 miliardi di euro ed il prezzo è pari a 100,35 euro.

Asta BTP: via a due titoli obbligazionari a 7 anni

Sono due i bond con scadenza a 7 anni: il primo titolo obbligazionario scade il primo marzo 2030 e vanta una cedola pari a 3,5 punti percentuali. La domanda per questo bond è pari a 2,45 miliardi ed il prezzo di aggiudicazione è pari a 97,06 centesimi di euro. Il rendimento lordo del bond con ISIN IT0005024234 è pari a 4,07 punti percentuali.

Il secondo BTP con scadenza pari a 7 anni e con ISIN IT0005561888 stacca una cedola del 4% ed il rendimento lordo è pari a 4,07 punti percentuali. La scadenza è fissata al 15 novembre 2030. La domanda per questo titolo obbligazionario è stata pari a due miliardi e il prezzo di aggiudicazione è pari a 98,98 centesimi.

Asta BTP: rendimenti down nel breve periodo, ma rialzi nel lungo termine

Il BTP che vanta una scadenza più lunga al primo marzo 2038 stacca una cedola pari a 3,25 punti percentuali. Il rendimento del titolo obbligazionario è pari a 4,84 punti percentuali ed il prezzo di aggiudicazione è pari a 84,24 centesimi.

L’altro titolo obbligazionario dell’asta vanta una cedola del 4,5 percento e scade il primo ottobre 2053: il prezzo di aggiudicazione è pari a 92,51 centesimi di euro.  

Asta BTP: il titolo trentennale offre un rendimento interessante

Il BTP che scade nel 2053 offre un rendimento piuttosto generoso nel medio-lungo periodo: la maggior parte del rendimento deriva dalla cedola che viene staccata periodicamente e solo una minima parte del rendimento deriva dalla plusvalenza alla scadenza del bond. La tassazione del BTP prevede l’applicazione di un’aliquota pari a 12,5 punti percentuali.