Angelo Izzo oggi è considerato uno dei tre autori del cosiddetto “massacro del Circeo”, nonché responsabile della morte di due donne a Ferrazzano. Classe 1955, egli è nato a Roma ed è cresciuto in una famiglia agiata. Al momento sta scontando in carcere due condanne all’ergastolo. Negli anni passati, per ben due volte, egli ha provato a fuggire.

Angelo Izzo oggi: cosa fa e dove si trova

Angelo Izzo oggi, insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, è ritenuto uno dei responsabili del massacro del Circeo avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1975. L’uomo, che all’epoca dei fatti era un ragazzo, è considerato l’autore di violenze, stupri, torture e aggressioni nei confronti di Rosaria Lopez e Donatella Colasanti.

Il massacro delle due ragazze, che avevano 19 e 17 anni, avvenne nella località di San Felice Circeo, in una villa di proprietà della famiglia Ghira, in località Punta Rossa. Secondo quanto decretato dalla giustizia, i tre soggetti seviziarono per circa 36 ore le due vittime.

Ad un certo punto Rosaria, al culmine delle torture, fu portata in bagno e annegata. La 19enne morì. Donatella invece, dopo essere stata strangolata e picchiata selvaggiamente per ore, si finse morta. Riuscì così a salvarsi. Morirà poi nel 2005 per tumore.

I tre ragazzi caricarono le vittime nel bagaglio della macchina, per poi fare rientro a casa. Intorno all’ora di cena parcheggiarono l’automobile a bordo di una strada, per recarsi in un ristorante a mangiare. Erano convinti che le vittime fossero entrambe decedute.

Così si allontanarono dal mezzo. Donatella, non appena capì che si trovava da sola, urlò per farsi sentire. Arrivarono i carabinieri che, su segnalazione, aprirono l’auto e trovarono le due giovani. Rosaria era però ormai deceduta.

Poche ore dopo il ritrovamento di Colasanti da parte dei carabinieri, Izzo e Guido furono arrestati. Ghira ricevette una soffiata e si diede alla latitanza. Nel luglio del 1976 tutti e tre furono condannati in primo grado all’ergastolo. Per Izzo e Ghira la condanna fu confermata anche nei gradi successivi di indizio. Per Guido invece la pena venne ridotta a trent’anni di reclusione.

La condanna

Oggi Angelo Izzo sta scontando due ergastoli nel carcere di Velletri. Ha provato ad evadere dalla prigione almeno due volte. Nel 1993, approfittando di un permesso premio, si allontanò dal carcere in cui si trovava e lasciò l’Italia. Venne ritrovato qualche settimana dopo a Parigi. Fu estradato e ritornò dietro le sbarre.

Nel 2004 e ottenne la semilibertà. Nell’aprile del 2005 a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, due donne furono uccise. Si trattava di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano. Vivevano sotto protezione testimoni in quanto moglie e figlia di un boss pentito. Izzo fu ritenuto responsabile della loro morte.

In una recente intervista del Corriere della Sera, pubblicata a novembre del 2023 e realizzata anche grazie al suo legale difensore, l’avvocato Rolando Iorio, Izzo ha rivelato:

Quando ero ragazzo ho commesso stupri e ho ucciso alcune donne ma l’ho fatto con lo stesso spirito con cui mi potevo impadronire di denaro o gioielli.

Oggi l’uomo, come dicevamo prima, sta scontando due ergastoli. È ritenuto responsabile della morte di Rosaria Lopez e delle due donne di Terrazzano, moglie e figlia di 14 anni di un ex affiliato della Sacra Corona poi pentito.

Angelo Izzo moglie e vita privata

Oggi non sono molte le informazioni a proposito della vita privata di Angelo Izzo. Sappiamo che nel dicembre del 2019 la giornalista Donatella Papi disse di volerlo sposare. Lottò perché i due processi a suo carico venissero riaperti e le due condanne all’ergastolo riviste.

I due si sposarono in 10 marzo 2010 nel carcere di Velletri. Non molto tempo dopo però arrivò il divorzio. Come raccontato da Izzo al Corriere della Sera, egli, dopo la fine del suo matrimonio, intraprese una corrispondenza con una giovane ragazza, di cui si è innamorato. Il loro legame però poi giunse al termine.

Ecco le parole dell’uomo a proposito di questo amore:

C’è una cosa di cui un po’ mi vergogno. Quando ho divorziato da Donatella Papi, ex signora Fanfani, ho preso corrispondenza con una ragazza molto giovane, bellissima in tutti i sensi. Ci siamo scritti per un paio di anni e io me ne sono innamorato.

E ancora ha raccontato:

Forse era tutta una fantasia visto che era un rapporto virtuale. Ma lei ha fatto breccia nel mio cuore. Poi la cosa è finita. E io sono stato malissimo, anche fisicamente. Può sembrare incredibile ma ho avuto delle ischemie, stati d’ansia e confusione.