Disdetta immediata del contratto di locazione: in quali casistiche non serve il preavviso? Facciamo chiarezza in merito.
Il contratto di locazione prevede tempistiche e modalità rigide per quanto concerne il recesso anticipato con norme che variano a seconda di chi voglia dare la disdetta (locatore o inquilino). Il locatario è la parte debole del contratto di affitto e gode di una tutela maggiore del padrone di casa.
Sia il padrone di casa sia l’inquilino devono rispettare quando sancito all’interno del contratto di affitto, specie per quanto concerne la durata della locazione. Si vuole evitare che il locatario rimanga senza immobile e che il padrone di casa non incassi il canone di locazione.
Il recesso dal contratto di locazione è consentito solo in determinate casistiche e con un certo preavviso. Tuttavia, la normativa vigente contempla precise casistiche che consentono di disdire immediatamente il contratto di affitto.
Possono esserci degli imprevisti e delle urgenze che portano una delle due parti a disdire il contratto di locazione in anticipo. Si pensi, ad esempio, all’utilizzo differente di un immobile per il proprietario o all’improvviso trasferimento dell’inquilino in un’altra città per motivi di studio o di lavoro.
In questi casi, è necessario disdire automaticamente il contratto di locazione: facciamo chiarezza sulla normativa vigente.
Disdetta immediata locazione senza dare alcun preavviso: è possibile?
La disdetta immediata al contratto di locazione rappresenta un’eccezione alla regola e comporta il sostenimento di determinate conseguenze. In ogni caso è sempre cogente dare il preavviso all’altra parte e l’inadempimento non scevro da determinate conseguenze.
C’è un’eccezione alla regola generale: è possibile dare la disdetta immediata al contratto di locazione nel caso in cui sopraggiunga l’impossibilità di godere del bene immobiliare. Nel caso in cui il recesso sia regolamentato in modo rigido, la disdetta immediata è circoscritta. L’inquilino può inviare la disdetta senza preavviso quando non può utilizzare l’immobile in affitto per ragioni non riconducibili alla sua volontà.
Si parla di impossibilità oggettiva quando l’immobile non è servito dalle utenze domestiche oppure è inagibile. In tali casistiche, l’inquilino può recedere immediatamente dal contratto di locazione, smettendo di adempiere il pagamento dei canoni di locazione. È necessario che l’immobile sia in tutto e per tutto inutilizzabile.
Disdetta immediata locazione: quali sono le alternative?
La disdetta immediata locazione deve essere anticipata da un preavviso minimo di sei mensilità ed essere surrogata da gravi motivazioni indipendenti dalla volontà della parte interessata. Si tratta di ragioni tali da non consentire il pieno godimento dell’immobile.
Per il locatario il diritto di recesso dipende dagli inadempimenti dell’inquilino e da alcune priorità individuate dalla normativa. Per l’inquilino e per il padrone di casa devono sopraggiungere questioni legate al contratto di locazione del bene immobiliare.
Su entrambe le parti grava l’obbligo di preavviso, ad eccezione che siano previste soluzioni differenti di comune accordo. La normativa vigente prevede che durante il periodo di disdetta venga pagato con regolarità il canone di locazione. È possibile recedere dal contratto di affitto, lasciare l’immobile e continuare a pagare il canone.