Polmonite, dai sintomi alla trasmissione: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla patologia che indica lo stato di infiammazione del tessuto di uno o di entrambi i polmoni. La malattia, se non viene curata bene, può essere molto grave, soprattutto per i soggetti a rischio. Facciamo allora chiarezza e vediamo le informazioni utili nel dettaglio.
Polmonite sintomi: quali sono
La polmonite può avere vari e diversi sintomi che variano da soggetto a soggetto. In generale però possiamo dire che i “campanelli d’allarme” che possono segnalare l’eventuale presenza della patologia sono i seguenti:
- Febbre alta
- Tosse persistente, di giorno e di notte
- Brividi
- Sudorazione eccessiva
- Battito cardiaco accelerato
- Dolori al torace
- Inappetenza
- Insonnia, stress e sensazione di malessere generale
Per constatare la presenza effettiva della polmonite è sempre necessario rivolgersi ad un esperto del settore. Se dunque avete il dubbio e avvertite uno più dei sintomi sopra elencati, fate riferimento ad un dottore. Questi solitamente dovrebbe poi sottoporvi ad un controllo più approfondito ed eventualmente ad una Tac o una risonanza per confermare l’eventuale presenza della patologia.
La polmonite non ha una “diagnosi fai da te”. È sempre bene prendere appuntamento con un professionista, il quale sarà in grado di indicarvi i passi da seguire, gli esami e le cure da fare. Dall’altro lato però è anche molto importante che ognuno di noi sappia che cos’è, cosa comporta e quali sono le possibili conseguenze della polmonite.
Proprio per questo motivo nel 2009, su iniziativa dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità, è nata la Giornata mondiale contro la polmonite. La ricorrenza si celebra ogni anno il 12 novembre e serve ad accendere i riflettori su tale argomento. L’appuntamento serve ad informare e sensibilizzare la popolazione internazionale.
Le cause
Le cause della polmonite possono avere origini diverse. La prima è quella batterica. È tra le più comuni ed è determinata appunto da alcuni batteri che attraverso il nostro naso e la nostra bocca arrivano fino ai polmoni. Qui è possibile che si generi un’infezione.
La patologia può essere virale, cioè portata da un virus. Può essere ance fungina, ovvero originata da funghi e miceti. Questa forma è la più rara, ma è comunque presente. Infine la polmonite può avere origine dall’inalazione o dall’ingestione di un corpo estraneo composto da sostanze tossiche e irritanti per l’essere umano.
I disturbi possono comparire all’improvviso, nell’arco di 24 o 48 ore, oppure possono presentarsi più lentamente. Ci sono inoltre dei soggetti che sono più a rischio rispetto ad altri. Stiamo parlando, ad esempio, dei bambini piccoli under 5, degli anziani over 75 e delle persone che presentano già altre malattie come asma, fibrosi cistica, patologie del cuore e molto altro ancora.
Devono prestare una maggiore attenzione anche i pazienti in cura per tumori, coloro che hanno subito un trapianto d’organo, le persone con il virus dell’immunodeficienza (HIV) e, in generale, tutti coloro che sono ritenuti essere dei soggetti fragili.
Come si cura la polmonite?
In base al tipo di infezione, la polmonite può essere curata in modi diversi. Nella maggior parte dei casi, se un medico riesce ad individuarla presto e a fornire al paziente sano i trattamenti necessari, si potrebbe guarire nel giro di qualche giorno o settimana.
In generale, i dottori somministrano ai pazienti antibiotici (se si tratta di un’infezione batterica) o antimicotici (infezione fungina). Se il tipo di polmonite è virale, bisogna seguire un’altra terapia ancora. Come sempre, è il dottore ad indicare i farmaci da prendere è la strada da seguire.
Nei casi più gravi di polmonite, soprattutto quando vengono colpiti i soggetti fragili, è possibile che si proceda con il ricovero in ospedale.
È contagiosa?
La trasmissione ad una persona sana e non infetta può avvenire tramite il contatto diretto con oggetti contaminati o con l’inalazione di gocce di saliva infette emesse da un soggetto malato. In particolare si può contagiare quando si tossisce, si starnutisce o si parla a distanza molto ravvicinata.
Tuttavia vi precisiamo che il livello di contagiosità della polmonite batterica è abbastanza contenuto, soprattutto nei Paesi più sviluppati. Ci sono comunque i soggetti più suscettibili che devono avere un occhio di riguardo per la loro salute e il loro benessere.