Buoni fruttiferi postali e conti deposito: dove mettere i risparmi? Il piano ‘B’ degli italiani è racchiuso in due prodotti finanziari per limitare i rischi e proteggere i soldi. La regola d’oro è tenersi pronti a tutto; nonostante l’inflazione e l’aumento dei prezzi stiano demolendo lentamente l’economia nazionale, si tenta comunque di risparmiare anche pochi spiccioli al mese.

Sicuramente, i piccoli risparmiatori non possono permettersi di perdere le ricchezze accumulate o ereditate, una condizione che potrebbe benissimo materializzarsi se la situazione dovesse sfuggire di mano. Ecco perché cercheremo di capire le differenze tra i Buoni fruttiferi postali e i conti deposito, nonché qual è il rendimento offerto dai due prodotti.

Buoni fruttiferi postali e conti deposito

 Alla fine, i risparmiatori cercano di sfuggire al pericolo; d’altronde, la stretta della BCE ha prodotto un aumento dei tassi di interessi su mutui, finanziamenti, ecc., mettendo in crisi molte famiglie. I titoli più sicuri e meno rischiosi sono i Buoni fruttiferi postali e i conti deposito, due strumenti che garantiscono il capitale investito, oltre a rendimenti abbastanza corposi considerando il periodo e, sicuramente, fuori dagli interessi applicati ai conti correnti.

I Buoni fruttiferi postali sono investimenti garantiti dallo Stato italiano, quindi il capitale investito è garantito con un indice bassissimo di perdita del capitale.

I conti deposito, per quanto riguarda la formula del capitale garantito, sono molto simili ai Buoni fruttiferi postali, ma sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Analizziamo insieme le differenze contenute in queste due forme di investimento.

Buoni fruttiferi postali

 I Buoni fruttiferi postali vengono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano. Non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. È possibile richiedere sempre il rimborso del capitale investito, ma è importante fare attenzione al termine di prescrizione.

Il vantaggio dei Buoni fruttiferi postali è rappresentato da una tassazione agevolata al 12,50% e dall’esenzione da imposta di successione.

La scadenza del titolo è prefissata, e gli interessi maturano dopo un periodo di 6 a 12 mesi. Inoltre, è possibile intestare un Buono fruttifero postale a un minore da incassare al raggiungimento dei 18 anni di età.

I risparmiatori che optano per questa tipologia di prodotto per investire il proprio denaro possono scegliere tra la forma standard o classica, ovvero quella cartacea di emissione dei buoni, o i Buoni dematerializzati.

La sottoscrizione del titolo e il relativo acquisto dei buoni cartacei possono avvenire presso gli uffici postali di Poste italiane, mentre per i Buoni dematerializzati è possibile utilizzare il servizio dedicato sul sito ufficiale di Poste italiane.

Il rischio dei buoni è legato alla prescrizione decennale del titolo, per cui trascorsi 10 anni dalla data di scadenza, il titolo cade in prescrizione; pertanto, non sarà più possibile richiedere il rimborso del capitale investito più gli interessi.

Conti deposito

 Il conto deposito è un modo di investire i propri risparmi in maniera semplice, chiara e trasparente, con la possibilità di ricevere un tasso di interesse fisso e alto.

È possibile richiedere l’apertura del conto e la gestione interamente online, non è subordinato all’apertura di un conto corrente ed è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Nella fase di apertura del conto deposito bancario, è possibile scegliere tra la linea svincolabile o non vincolabile, ottenere la simulazione del rendimento finale e scegliere l’apporto graduale delle risorse da destinare al conto.

La scadenza è variabile a breve termine, a un anno o superiore. Inoltre, il conto deposito permette una giacenza libera e remunerata. Tuttavia, optando per l’attivazione di un vincolo, è possibile ottenere un rendimento più alto.

Il rischio dei conti deposito è strettamente legato al fallimento della banca. Fortunatamente, anche in questo caso i risparmiatori sono tutelati dal sistema di garanzia dei depositi fino a 100.000 euro.

Buoni fruttiferi postali e conti deposito: quanto rendono 50.000 euro in Posta?

Nell’ipotesi in cui, ad esempio, si investano 50.000 euro in Buoni fruttiferi postali con un Buono 4 anni Plus al tasso lordo del 3%, l’interesse lordo genererebbe un rendimento pari a 1.500 euro all’anno.

Poste Italiane garantisce il rimborso del Buono in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione. Il rimborso sarà garantito con la restituzione del capitale investito con l’aggiunta degli interessi maturati dopo il periodo dei 4 anni.

Qual è il Buono fruttifero postale che rende di più?

Poste Italiane offre un ottimo rendimento per i Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori, con un tasso di interesse annuo pari al 6% lordo.

L’investimento è pensato con interessi che maturano con i minori, fino alla maggiore età. La sottoscrizione è libera, e può essere eseguita da genitori, nonni, parenti e amici (maggiorenni).

Dove mettere i soldi per farli fruttare?

Le forme più utilizzate dagli italiani per mettere al riparo i propri risparmi sono:

  • Buoni fruttiferi postali;
  • conto deposito;
  • piani di accumulo;
  • Titoli di Stato;
  • investimenti in beni rifugio.