I Linkin Park, celebre band del panorama alternative rock e metal internazionale, sono stati citati in giudizio da un ex componente del gruppo che li ha accusati di non essere mai stato pagato e creditato per il suo contributo artistico e professionale.
Linkin Park, l’ex bassista fa causa alla band: cosa è successo
La denuncia è stata depositata l’8 di novembre alla Corte Federale degli Stati Uniti da Kyle Christner, il quale sostiene di aver lavorato su diversi brani del sestetto prima del loro esordio con l’album Hybrid Theory.
Il bassista ha affermato di aver suonato con la band del compianto Chester Bennington per diversi mesi nel 1999, di aver pubblicato insieme a loro un EP autoprodotto e di aver preso parte al processo di creazione di alcuni brani.
Gli avvocati difensori della presunta parte lesa, hanno dichiarato quanto segue:
“Christner non è mai stato pagato un centesimo per il suo lavoro con Linkin Park, né è stato adeguatamente accreditato, anche se gli imputati hanno beneficiato dei suoi sforzi creativi”
Il motivo della causa legale: il box set edizione limitata per i 20 anni di Hybrid Theory
Secondo quanto sostenuto dagli avvocati di Christner, l’artista ha collaborato in 20 registrazioni rilasciate come demo speciali nella riedizione del 2020 di HT tra cui “Could Have Been”, una take mai pubblicata prima che ha accumulato 949.000 visualizzazioni su YouTube.
Il musicista ha lamentato di essere stato rimosso dai crediti già nel 2001, dopo la pubblicazione della Hybrid Theory – Fan Club Edition, e che la limited del ventennale contiene tutte le parti di basso da lui registrate.
Christner sostituì il bassista ufficiale della band, Dave “Phoenix” Farrell, impegnato dal 1997 al 2000 con il tour dei Tasty Snax. Altri artisti hanno collaborato temporaneamente nei LP tra cui i turnisti Ian Hornbeck e Scott Koziol.
Mike Shinoda, co-leader e rapper dei Linkin Park, è tornato con il suo progetto solista e ha pubblicato il nuovo brano Already Over.