Instagram “banna” Bandecchi. Il Sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, insomma un personaggio politico e pubblico di rilievo, è stato estromesso da Instagram come se niente fosse.
Senza dare la possibilità allo stesso Bandecchi di capire cosa fosse mai successo, di essere ascoltato, di difendersi, qualora ce ne fosse stato bisogno, insomma di capire il perché della sospensione. Processato senza un giudice e una giuria, ma soprattutto senza avere alcuna colpa o forse una sì, quella di essersi schierato apertamente con Israele. Il sospetto è questo. Neanche la Santa Inquisizione avrebbe agito in questo modo.
Instagram “banna” Bandecchi: “Mi è stata tolta la parola e la libertà di pensiero e sono stato io quello minacciato…”
Motivo dell’estromissione di Stefano Bandecchi da Instagram? Per aver preso le parti e difeso a spada tratta Israele e per essersi schierato con l’esercito israeliano per quello che sta succedendo dal 7 ottobre dopo l’attacco terroristico di Hamas dentro i confini del paese israeliano, con l’uccisione e il rapimento di civili.
“Israele ha risposto ad un attacco terroristico micidiale – ha ricordato Stefano Bandecchi -, dopo che hanno fatto delle cose orribili e sta ancora adesso attaccando Hamas per quello che ha fatto e che sta facendo, tenendo degli ostaggi. E’ la guerra, è orribile ed io su questo sono dalla parte di Israele, e non l’ho mai nascosto. E’ il mio pensiero, è quello in cui credo. E che succede? Vengo sospeso, bannato e cancellato perché ho ricevuto minacce, ho risposto, e una ventina di persone mi hanno segnalato a Instagram come violento. Io penso che è una cosa che non si possa fare, una vergogna e uno schifo“
Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi è sospeso da diverso tempo e non si capacita per quello che è successo anzi una spiegazione ce l’ha, e non è proprio edificante anzi è assai sconvolgente perché potrebbe anche riguardare l’algoritmo di Instagram e alcune strane tendenze contro Israele che tanto stanno facendo discutere anche nel mondo sociale e nel web.
“Ho il sospetto – ammonisce Bandecchi -, se non la certezza che se avessi scritto qualcosa a favore di Gaza, tutto questo non sarebbe successo e mi fa ancora più schifo. E’ una vergogna quello che è successo a me, anche perché mi è stata tolta la parola, Instagram l’ha tolta a una persona che fa politica e in qualche modo Instagram, ascoltando il suggerimento di un gruppo di persone, neanche ha verificato, mi ha tolto subito senza darmi la possibilità di difendermi o di essere ascoltato. Non esiste questo tipo di gestione, sono un segretario di partito e Instagram ha deciso che dovevo stare muto. Mi hanno tolto completamente la parola. E questo è indegno e infame. Io sono stato quello minacciato, qualcuno mi ha detto che voleva spararmi e io ho solo risposto che se voleva spararmi, sai dove trovarmi. Ho provato a mandare mail e chiedere spiegazioni. Entra nel mondo politico e decide, senza dirmi nulla, come se fossi l’ultimo”