Dopo la calorosa separazione dello scorso 28 ottobre da Vincenzo Santopadre, Matteo Berrettini, è in cerca di un nuovo allenatore che lo possa far tornare al top in vista del 2024. Il tennista azzurro ha raggiunto traguardi importantissimi con il coach romano che lo ha guidato per 13 anni. Ora, però, c’è una nuova storia da affrontare con un’altra figura e tutti gli indizi, come riportato da La Gazzetta dello Sport, portano a Thomas Enqvist. Lo svedese aveva già conosciuto Matteo Berrettini qualche tempo fa alla Laver Cup di Boston e ne aveva avuto parole di apprezzamento. Se dovesse essere lui, comunque, sarà sicuramente un capitolo nuovo e una diversa avventura: vediamo chi è e cosa ha fatto in carriera lo svedese.

Berrettini-Santopadre, storia finita: la carriera insieme

Come detto, Matteo Berrettini ha salutato calorosamente Vincenzo Santopadre in un post Instagram. Il classe 1997 italiano ha anche scritto di essere stato indeciso se comunicarlo e basta o se commentare tutto quello che sono riusciti a raggiungere insieme:

“Ero indeciso, non sapevo se scrivere qualcosa o comunicarlo e basta. Pensavo dovesse essere una cosa solo mia e tua, invece poi ho realizzato che, si, quello che abbiamo costruito, fatto e vissuto è solamente nostro, ma è anche la testimonianza tangibile che i sogni si avverano, che il duro lavoro porta sempre a qualcosa di positivo e che nella vita, a volte, non bisogna prendersi troppo sul serio“.

Con l’allenatore romano, comunque, ha condiviso gioie e dolori, sconfitte e vittorie. “The Hammer”, come viene soprannominato, ha vinto 7 titoli ATP: Gstaad 2018, Budapest e Stoccarda nel 2019, Belgrado e Queen’s nel 2021, Stoccarda nel 2022 e nuovamente il Queen’s nello stesso anno. Inoltre, è arrivato in semifinale agli Australian Open del 2022 dove ha perso contro Nadal. Nel 2021 è stato sconfitto ai quarti di finale da Djokovic al Roland Garros e nel 2019 è uscito nuovamente con Nadal a US Open in semifinale. Infine, forse il più grande rammarico della sua carriera: la sconfitta in finale Wimbledon nel 2021 contro Novak Djokovic (famosa poi l’immagine della parata di Berrettini con l’Italia campione d’Europa).

Chi è Thomas Enqvist e cosa ha fatto

Il nuovo capitolo di Matteo Berrettini, quindi, potrebbe iniziare con Thomas Enqvist che dopo l’incontro di Boston aveva detto:

L’ho conosciuto a Boston e mi ha davvero impressionato sia come atleta che come persona. È davvero forte oltre che un ottimo ragazzo”.

L’ex tennista svedese, classe 1974, è stato capitano della sua Nazionale in Coppa Davis dal 2010 al 2012. Ha vinto 19 titoli ATP in carriera, è stato finalista all’Australian Open del 1999 dove ha perso contro Kafel’nikov e il suo miglior ranking (quarto) lo ha raggiunto a novembre del ’99. Inoltre, è arrivato ai quarti di finale a Wimbledon nel 2001. Per quattro volte, peraltro, ha finito l’anno in top 10 e per sei anni consecutivi ha vinto almeno un torneo ATP. Nella bacheca si contano: i Masters Series di Parigi del 1999, i Masters di Stoccarda 1999 e Cincinnati del 2000. Il primo torneo vinto, inoltre, è stato quello di Bolzano del 1992; l’ultimo invece a Marsiglia nel 2002. Nelle partite giocate in doppio, infine, è arrivata una sola vittoria alle ATP World Series.

Da allenatore, poi, non ha mai lasciato il mondo del tennis: oltre ad essere stato capitano della sua Nazionale in Coppa Davis, come detto, ha affiancato Fernando Verasco da allenatore. Inoltre, nel 2022 ha anche assistito, per un breve periodo, Stefanos Tsitsipas (attuale numero 6 nel ranking ATP). Attualmente poi è direttore del torneo di Stoccolma, sua città natale.