A Milano, al Teatro Manzoni, è andato in scena il Giro d’Onore 2023, serata in cui si sono celebrati i trionfi del ciclismo italiano

Milano, al Teatro Manzoni, è andata in scena la 18a edizione del Giro d’Onore 2023: tra i protagonisti anche Filippo Ganna, che ha parlato dei futuri impegni olimipici

Grande festa ieri per il ciclismo italiano. Federazione Ciclistica Italiana presso il Teatro Manzoni di Milano ha celebrato i tanti trionfi raggiunti dai suoi atleti nell’annata 2023, che può vantarsi di annoverare ben centoventi medaglie vinte.
La 18a edizione del Giro d’Onore 2023 è iniziata consegnando il premio alla carriera a Vincenzo Nibali, Marta Bastianelli e Liam Bertazzo. Sul palco poi, è salito anche Filippo Ganna, in primis per premiare Vittoria Bussi. Al velodromo di Aguascaientes (a quota duemila metri dal livello del mare), in Messico, Vittoria Bussi si era concessa il record mondiale dell’ora: è la prima donna al mondo a superare un tratto di percorrenza maggiore di 50 chilometri. La ciclista infatti in Messico arrivò a 50,267 abbattendo così il record raggiunto l’anno scorso da Ellen Van Dijk di 49,254 km. Successivamente, in una intervista pubblicata da La Gazzetta dello Sport Ganna ha ammesso che a breve ricominceranno gli allenamenti – a novembre – e che ovviamente è impossibile non pensare agli impegni olimpici di Parigi 2024, con la cronometro – su cui sarà “focalizzato al 110%” – e dare il massimo anche nel quartetto. Ma tra tutti gli impegni, l’oro nella cronometro ai futuri Giochi Olimpici è un sogno che va realizzato. Ma tra i tanti protagonisti della serata di ieri, tra cui ricordiamo anche i “saluti a distanza” del presidente del CONI Giovanni Malagò e di Luca Pancalli (Presidente Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico), non ha parlato solo il sopracitato ciclista azzurra. Vediamo gli altri protagonista della serata d’onore del ciclismo azzurro.

Giro d’Onore 2023, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana dichiara Cordiano Dagnoni: “”Il 2023 è stato un anno straordinario”

Davanti una platea in cui erano seduti Vittoria Guazzini, Lorenzo Milesi, Letizia Paternoster, Claudia Cretti ed Elia Viviani, presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni ha dichiarato (stando a quanto riportato dall’ANSA):

“Il 2023 è stato un anno straordinario, ricco di successi nonostante i numerosi quarti posti che ci hanno un po’ penalizzato.”

In una serata come questa, Cordiano Dagnoni non ha potuto non fermarsi a ringraziare i protagonisti di quest’annata, che ricordiamolo, ha portato nella bacheca del ciclismo italiano ben centoventi medaglie.

Tra tutti i ringraziamenti, uno particolare va alle società di base, che ci aiutano a far crescere i futuri campioni delle due ruote: noi ci limitiamo ad ottimizzare il loro lavoro e siamo contenti di poterli gratificare con risultati importanti come quelli ottenuti in questo quadriennio”.

E come Filippo Ganna, anche , il numero uno della della Federazione Ciclistica Italiana non ha potuto non soffermarsi prima sul bilancio della stagione ormai prossima alla conclusione e di seguito sull’imminente impegno Olimpico di Parigi 2024:

“Le qualificazioni hanno portato ad un innalzamento del livello complessivo ed anche, come nel caso del paraciclismo, a un aumento della concorrenza. Il ciclismo italiano, in ottica olimpica, ha mostrato di essere competitivo in tante categorie.”

Tornento sulle Olimpiadi, il presidente della della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni ha poi affermato:

“Non solo Parigi 2024, ma l’obiettivo sarà anche quello di Los Angeles. I successi degli juniores ci dicono che anche per le Olimpiadi 2028 stanno crescendo talenti in grado di raccogliere l’eredità dei campioni attuali”.

Sul palco del Teatro Manzoni è salita la Nazionale femminile, impegnata nel capoluogo lombardo nelle qualificazioni del Campionato Europeo 2025, con l’occasione, il presidente Petrucci ha dichiarato, come riportato dal sito ufficiale della Federazione Ciclistica Italiana:

“Il ciclismo è lo sport più popolare d’Italia, un mondo di fatica e affascinante, ma soprattutto crea tanti miti e questo è merito vostro. Siamo qui con le ragazze della Nazionale, che ho visto contente ed emozionate di essere qui in questo mondo fantastico”.