A tre gare dalla fine del Mondiale, è ancora incerto il vincitore. Bagnaia, Martin e Bezzecchi possono tutti e tre trionfare anche se quest’ultimo ha chance molto ridotte a causa dei tanti punti di distacco (ce ne sono comunque 111 a disposizione tra Sprint e Gare). A proposito della lotta a tre che sta infiammando la MotoGP, però, ha parlato Andrea Dovizioso in un’intervista al Corriere dello Sport: il pilota di Forimpopoli (Emilia-Romagna) ha ricordato del passato in Ducati (dal 2013 al 2020), della lotta al titolo soprattutto tra Bagnaia e Martin, della motocross (dato che ora sta gareggiando proprio lì) e non solo. Dovi ha anche commentato il futuro della Honda – che cambierà Marc Marquez – e parlato di sé stesso e di come sta vivendo la sua vita lontano dalla MotoGP.

MotoGP, le parole di Dovizioso su Bagnaia, Martin e non solo

L’ex pilota della MotoGP ha innanzitutto ricordato i bei momenti passati nel paddock. Soprattutto con la Ducati nella quale ha passato 7 anni:

“La Ducati mi fa pensare a tante soddisfazioni. La gente mi ferma e mi dice grazie, anche per le lotte passate con Marquez. Quello che siamo riusciti a creare insieme mi fa effetto e sono orgoglioso di questo”.

Poi il tema clou del momento: il Mondiale (qui i risultati delle qualifiche in Malesia). La lotta è serrata quest’anno e veramente potrebbe vincerlo chiunque, come conferma anche Andrea Dovizioso che di battaglie ne ha vissute tante in pista:

“Io dico 50 e 50. Sono due piloti che hanno un approccio diverso. Le moto che hanno comunque sono uguali, con velocità simile. Mi verrebbe da dare mezzo punto in più a Martin che inizia sempre il weekend bene ed è più spensierato. Pecco, però, ha risolto tanti weekend iniziati male”.

Poi una piccola critica all’attuale MotoGP dove si guarda sempre più spesso alla prestazione e ai record da battere grazie anche al grande lavoro che fanno gli ingegneri:

“Mi piace meno perché c’è meno lotta e strategia per il regolamento. Si è arrivati a una situazione dove la moto va sempre più forte grazie alle evoluzioni degli ingegneri. I record si battono ma le possibilità di fare sorpassi facili non ci sono. Dipende ormai dalla pista e dal weekend ed è sempre e solo prestazione”.

Andrea Dovizioso e il nuovo mondo in motocross

Sull’altra grandissima passione che sta portando avanti, cioè quella della motocross, ha detto:

“Si tratta di una passione che può quasi diventare malattia. L’essere umano è così: ti appassioni sempre di cose che non puoi fare, soprattutto andando avanti”.

Poi una piccola descrizione del Dovizioso 37enne che ha lasciato la MotoGP e si sta dedicando proprio alla motocross. I risultati ovviamente sono diversi perché l’età è cambiata ma la passione è sempre la stessa, forse è anche cresciuta:

“Ho detto basta alla MotoGP e quando si prende una decisione come questa, la testa cambia. Sto vivendo però di un sogno che si sta realizzando e all’interno ci sono tante complicazioni. Ci sto comunque credendo e mi sto dedicando a questo al 50%. Il resto del tempo faccio il crossista e voglio migliorare: anche se a 37 anni ti svegli e ti fanno male tante parti del corpo. Andando comunque in moto tre volte alla settimana, hai voglia di vivere di questa cosa. Miglioro pochissimo ogni volta che giro perché non sono un diciottenne ma è bello così”.

Infine su Marquez e il futuro pilota alla Honda dato che sicuramente lo spagnolo lascerà dopo tanti anni, Dovizioso ha commentato:

“Il pilota non penso sia importante anche se uno molto forte e con tanto entusiasmo modifica lo sviluppo. I problemi però sono altri, la Honda deve ristrutturare tutto il reparto corse e ripartire. Anche la Yamaha è in una situazione simile”.