Giusy Ferreri è la regina dei tormentoni italiani, capace di battere tutti i record con le sue hit estiva ma pochi sanno che ha anche un anima cantautoriale che finalmente mostra al grande pubblico grazie a “Il meglio di te”. La canzone dell’omonimo film diretto da Fabrizio Maria Cortese è molto diversa dai suoi grandi successi e arriva da una splendida melodia tenuta nel cassetto da 15 anni. Un brano che avrebbe potuto anche conquistare un posto a  Sanremo 2024, ma non è negli obiettivi di Giusy Ferreri come ha svelato in esclusiva a TAG24. La video intervista  con la cantante. 

Giusy Ferreri video intervista per “Il meglio di te”

Questa tua canzone originale per il film , ti mostra in una veste inedita rispetto alla regina dei tormentoni che il pubblico ha imparato a conoscere. 

“Per me è stata un’occasione decisamente importante, come dici tu è stata l’opportunità per rivelare al grande pubblico un’anima più profonda. Non dico di aver voluto rinnegare l’anima interpretativa delle hit estive dove le persone magari si divertono ai miei concerti. Devo dire che questo mio lauto cantautoriale c’è sempre stato ed ha fatto fatica ad emergere. Sono stata fortunata perché nei miei vari album ho avuto la possibilità di esprimerli entrambi, ma in questa occasione arriva al grande pubblico in maniera più importante”.

Una canzone nata su una musica che avevi messo nel cassetto da 15 anni, come mai?

“Ero molto affezionata a quella musica che suonavo ai miei amati cagnoloni che non ci sono più, loro si rilassavano molto. L’avevo scritta nello stesso periodo di Ricordo che ho inserito nel mio ultimo album. Non ero convinta del testo da abbinare a quella musica, ho deciso di tenerla da parte per qualcosa di più interessante e quando è arrivata la telefonata di Fabrizio gli ho fatto sentire prima la parte del tema e gli ho detto che se gli fosse piaciuto avrei lavorato sul testo. È stato molto semplice e naturale perché una volta che ho letto la sceneggiatura sono riuscita ad entrare nel personaggio di Nicole e del perdono”.

La malinconia sembra essere insita nelle canzoni più cantautoriali, in questo caso parla di un film e di Nicole (il personaggio i Maria Grazia Cucinotta).

“Questa è un’occasione diversa perché ti puoi celare dietro ad altri personaggi e tirare fuori qualcosa senza doverlo presentare in prima persona, essendo tematiche delicate pensi che non possano essere adeguate ad un percorso artistico così come le ho vissute in questi sedici anni. Questa è stata un’occasione molto bella di tirare fuori qualcosa di me senza pormi in prima persona”.

È un brano talmente bello che sarebbe potuto andare a Sanremo, stai pensando di proporre un brano ad Amadeus?

“Per il Festival di Sanremo per il momento non ci sto pensando, ma ho iniziato un nuovo progetto parallelo al mio percorso artistico personale. Si tratta di una formazione band e mi sto dedicando molto alla scrittura, si tratta di una band alternative rock. Non posso dirvi il nome, ma presto ci sarà qualcosa che potrò farvi sentire”.