Le comunicazioni rappresentano un aspetto sempre più importante della nostra vita di ogni giorno. Non stupisce quindi che sia stato varato un progetto su blockchain teso a mettere in sicurezza, tramite crittografia, quelle che avvengono su Internet o tramite uno smartphone.
Il progetto in questione è Status, costituito da una piattaforma di messaggistica open source e da un’interfaccia mobile grazie alla quale gli utenti sono in grado di interagire con le applicazioni decentralizzate che girano sulla rete di Ethereum. In pratica rappresenta l’equivalente di Play Store per le applicazioni su Android o App Store per quelle su iOS. L’unica differenza è da rintracciare nel fatto che le tecnologie utilizzate in questo caso sono quelle peer-to-peer (P2P).
Status: cos’è e cosa propone
Status (SNT) è un’applicazione decentralizzata open source che rende possibile ai suoi utenti la disponibilità di una messaggistica peer-to-peer istantanea, un wallet crypto, in browser web3 a altri strumenti. A lanciarla, nel 2017, sono stati Jarrad Hope e Carl Bennets, che avevano già cooperato per altri progetti, in precedenza.
La sua progettazione è rivolta in maniera specifica alla messa a punto di un sistema in grado di rendere possibile un flusso assolutamente libero delle informazioni, proteggendo privacy e conversazioni, in modo da restituire piena sovranità agli utenti interessati.
Per riuscire a farlo, Status punta su tecnologie che lo hanno di fatto iscritto al filone delle privacy coin. Una categoria che è ormai da tempo sotto osservazione da parte delle autorità di sorveglianza di ogni parte del globo.
Rispetto a Monero, Zcash e altri token di questo genere, però, la differenza ideologica è abissale. Se le prime si propongono di oscurare le transazioni, rivelandosi possibili strumenti per l’economia criminale, Status si propone di criptare le comunicazioni. Ovvero di fornire strumenti a chiunque necessiti di sottrarsi a censura o limitazioni della libertà personale. Con un intento ben preciso: massimizzare le libertà sociali, politiche ed economiche.
Lo strumento che rende possibile concretizzare questa ambizione è proprio l’applicazione di messaggistica. Potendo contare sul protocollo Whisper è praticamente in grado di criptare qualsiasi genere di comunicazione, aggiungendo la sicurezza derivante dal fatto che trattandosi di una rete P2P non necessita di intermediari.
Altra peculiarità è rappresentata dalla possibilità di condurre acquisti sulla piattaforma di messaggistica, esattamente come avviene su WeChat, potendo però fare conto su profili di sicurezza molto superiori. Per portarli a termine non ci sono verifiche relative all’identità o dei requisiti in termini di capacità finanziaria, così come non necessita un conto bancario. Ogni transazione effettuata su Status gira su Ethereum e ha alla sua base uno smart contract.
All’interno di questo sistema gira il token SNT, che viene utilizzato per le commissioni, oltre che al fine di conferire diritto di voti in relazione allo sviluppo della blockchain.
Le prospettive di Status
Come abbiamo ricordato, quindi Status è un progetto open source, che non necessita di alcun genere di autorizzazione per l’utilizzo o eventuali modifiche. Si tratta perciò di una soluzione crypto fondata sull’inclusività, tesa con tutta evidenza a radunare intorno al suo network una comunità larga e coesa. Tale in definitiva da garantirne un largo successo.
Largo successo che, però, non è ancora arrivato, in quanto anche Status ha dovuto fare i conti con il crypto winter nel corso degli ultimi due anni. Una vera e propria gelata che ha allontanato gli investitori e fatto mancare a molti progetti il terreno ideale per crescere e consolidarsi.
La speranza dei suoi sostenitori è, naturalmente, che la schiarita in atto nel settore dell’innovazione finanziaria prosegua nel corso dei prossimi mesi. In tal modo potrebbero tornare capitali e investitori intenzionati a individuare soluzioni idonee dal punto di vista tecnologico. Status potrebbe essere una reale occasione, in tal senso.