La manovra 2024 proposta dal governo sembra non piacere proprio a nessuno, se anche Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, la critica apertamente con parole molto dure. Bonomi parla, infatti, di una legge di bilancio che, “per la prima volta” è negativa per le imprese. Un giudizio senza appello che si aggiunge alle nubi già addensate sulla legge di bilancio.
Manovra 2024, per Bonomi di Confindustria “non c’è nulla per gli investimenti”
Ancora non è stata nemmeno discussa in Parlamento, eppure la manovra finanziaria del governo presieduto da Giorgia Meloni ha già raccolto un numero non più quantificabile di critiche.
Passino quelle delle opposizioni, con il Partito Democratico in forte sintonia con Maurizio Landini della Cgil sulla questione: quelle fanno parte del gioco politico. Ma se gli attacchi arrivano anche da organismi sovranazionali o ‘super partes’, forse qualche sopracciglio dalle parti dell’esecutivo comincia a sollevarsi.
Dopo i rilievi del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che denunciava l’assenza dalla manovra di provvedimenti per stimolare la crescita economica del Paese, arriva ora il parere, altrettanto netto, di Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria.
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— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) November 10, 2023
Intervenuto all’assemblea degli industriali di Bergamo e Brescia, Bonomi ha usato parole che non lasciano spazio a dubbi, tanto sono nette nel contestare una legge di bilancio considerata negativa sotto tutti gli aspetti.
“Al momento in questa legge di bilancio non c’è nulla per gli investimenti, anzi mettendo insieme la legge bilancio e la delega fiscale per la prima volta la legge di bilancio è negativa per il mondo delle imprese“.
Legge di bilancio, Bonomi attacca: “Solo l’8% dedicata alle imprese”
Il presidente di Confindustria entra, quindi, nel dettaglio della legge di bilancio e delle sue lacune nei confronti delle imprese.
“Solo l’8% della manovra è dedicata alle imprese ma nella delega fiscale è stata tolta l’Ace che vale 4,7 miliardi. Almeno una parte di quella cifra si poteva utilizzare per cancellare sugar e plastic tax, che valgono 700 milioni di euro, una volta per tutte”.
Nell’intervento di Bonomi non sembra esserci nessuno spiraglio di fiducia per un eventuale miglioramento del provvedimento nel passaggio parlamentare, né appelli al governo per ripensarne l’impianto complessivo. Una bocciatura in piena regola, insomma. L’ennesima e, forse, una delle più pesanti per questa manovra 2024.