Che cos’è lo snus? Si tratta di una particolare forma di tabacco umido, originario della Svezia legato a una lunga tradizione nella cultura nordica che non viene fumato ma bensì assorbito attraverso le mucose del cavo orale.

L’uso di questo tipo di tabacco è vietato in tutta l’Unione europea dal 1992, tranne che in Svezia dove è molto conosciuto soprattutto tra i giovani.

Una delle caratteristiche principali di questo prodotto è quella di poter essere consumato discretamente ovunque, soprattutto nelle scuole durante le lezioni.

Per non andare contro il divieto dell’UE, ora sul mercato si trovano anche forme di Snus che non contengono tabacco e che quindi risultano legali.

Solo nel 2019 il mercato svizzero ne ha autorizzato la vendita.

Che cos’è lo snus: gli effetti e le conseguenze del suo consumo

Questo prodotto è famoso per avere effetti stimolanti.

Per questo è molto nota anche tra gli atleti poiché utilizzare questo tipo di tabacco non è di fatto associabile al doping.

Anche se si tratta di una pratica certamente meno dannosa rispetto al fumo da sigaretta, ciò non significa che possa essere considerata priva di rischi.

Gli effetti sulla salute di chi la consuma, infatti, hanno da sempre suscitato un acceso dibattito nel contesto politico e scientifico.

Nella relazione di Marzo dell’Istituto superiore di sanità italiano sullo snus, si legge che questi prodotti presentano dei potenziali livelli di assunzione per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana con conseguenze anche gravi.

Alcune ricerche mediche suggeriscono infatti che possa portare a rischi inferiori rispetto al fumo tradizionale, ma che non vi sia da escludere il potenziale di cancerogenicità del prodotto soprattutto se il consumo avviene nel lungo termine. Tutti elementi che al momento restano sconosciuti.

Alcuni ricercatori considerano poi che il consumo di questo tabacco orale sia più sicuro rispetto a quello delle sigarette o prodotti simili e in alcuni casi possa essere anche un metodo per smettere di fumare.

Tuttavia, il consumo di tabacco orale, se non calibrato, può anche essere una fase di transizione che porta al ver e proprio fumo.

Importante poi sapere che la presenza di nicotina, anche se assorbita senza combustione, può comunque generare una dipendenza.

Dato che gli effetti osservati per la nicotina consistono principalmente nell’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, si ritiene che anche lo snus possa costituire un rischio per le persone ipertese o affette da cardiopatie. 

Come si usa

A differenza del tabacco da masticare o della sigaretta, lo snus si presenta sotto forma di polvere umida solitamente confezionata in piccole porzioni, spesso racchiusa in una bustina.

Per ingerirlo bisogna collocarlo sotto il labbro superiore, permettendo alla nicotina di essere assorbita attraverso le mucose del cavo orale senza il bisogno di masticare o fumare.

Negli ultimi anni, lo snus si è diffuso anche in vari sapori oltre quello tradizionale, come menta o bergamotto, in modo da rendere più piacevole l’esperienza del consumatore.

Una porzione di snus solitamente contiene acqua, cloruro di sodio, umettante, ovvero ciò che mantiene umida la miscela, bicarbonato di sodio e aromi che possono variare a seconda del gusto scelto.

Il pH del prodotto in questione varia da una tipologia all’altra ma di solito è compresa fra 7,8 e 8,5, così da accelerare l’assorbimento della nicotina quando entra in contatto con la mucosa.

Il consumo e l’utilizzo dello snus al momento è particolarmente diffuso oltre che in Svezia anche in Norvegia e Finlandia.

Secondo alcune stime locali la produzione totale di snus svedese, principalmente rivolta al mercato scandinavo, supera i 300 milioni di confezioni all’anno. Un vero e proprio mercato.

Non essendo sottoposto a processo di essiccazione, lo snus ha una durata di conservazione più limitata rispetto al tabacco tradizionale. Molte volte infatti c’è chi congela il prodotto per garantirne la freschezza oltre i 12 mesi.