Anna Frank che piange, con una bandiera d’Israele tra le mani e una bambina palestinese al suo fianco: un murale di aleXsandro Palombo, apparso nella centralissima piazza Castello a Milano, vandalizzato dopo appena 24 ore. Al posto della ragazzina ebrea, morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945, la scritta “Free Gaza”.
Vandalizzato murale di Anna Frank a Milano
Il murale di Anna Frank è una delle due opere realizzate da aleXsandro Palombo contro l’antisemitismo, comparse ieri i città: anche l’altra è stata vandalizzata.
Il murale della ragazzina ebrea è stato cancellato e ricoperto con le scritte “Free Gaza”. Intatta invece la bambina palestinese, che sul volto riporta sempre lo stesso slogan che inneggia a una “Gaza libera”.
La seconda opera, apparsa nella zona di Porta Nuova, è stata completamente deturpata. L’immagine del bimbo con le mani alzate del ghetto di Varsavia, simbolo della Shoah, è stato cancellato. Sono rimasti il terrorista di Hamas e il bambino soldato di Gaza.
“Innocenza, odio e speranza” di di aleXsandro Palombo
Questi murales di aleXsandro Palombo erano stati realizzati come monito sull’ondata di antisemitismo che si sta verificando sia in Italia che all’estero, in seguito alla guerra tra Israele e Hamas.
Ieri 9 novembre la storica dell’arte israeliana Batya Brutin, che ha ricevuto il Premio Yad Vashem alla carriera nel campo dell’educazione sull’Olocausto, aveva dichiarato:
La street art di Palombo è un importante messaggio di avvertimento al mondo e allo stesso tempo al crescente antisemitismo, con un messaggio di speranza.
aleXsandro Palombo aveva realizzato anche un murale dedicato a Silvio Berlusconi, ugualmente vandalizzato da ignoti dopo 24 ore.