La sua caratteristica principale è sempre stata la velocità. È per questo che i suoi tifosi lo avevano ribattezzato Speedy Gonzales. Roberto Scarnecchia nella sua carriera ha vestito maglie prestigiose: prima la Roma, poi Napoli e Milan. Nella Capitale ha vissuto ben 5 stagioni, vincendo due volte la Coppa Italia. Ala destra di qualità, ha giocato al fianco di campioni straordinari. Poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha completamente cambiato vita, senza perdere però la passione per questo sport. Per commentare la settimana dei giallorossi, la sfida di ieri sera, Slavia Praga-Roma, proiettandoci anche al derby, Scarnecchia è intervenuto in esclusiva a Tag24

Da Slavia Praga-Roma al derby: Scarnecchia a Tag24

Contro lo Slavia Praga in Europa League la Roma quasi non è scesa in campo. La squadra di Josè Mourinho torna a casa con un 2 a 0 e tante polemiche per quanto visto ieri sera. Le motivazioni possono essere molteplici. Prima di tutto il primato in classifica che dava già ai capitolini più di mezza certezza di passare il girone. E poi la voglia di non sprecare troppe energie in vista del prossimo match di Serie A. Non c’è tempo di riflettere su quello che è stato, da oggi i giallorossi devono preparare il derby. Appuntamento allo stadio Olimpico domenica, con fischio d’inizio alle ore 18.00: in città sta già salendo l’ansia sia da una parte che dall’altra del Tevere. Per commentare Slavia Praga-Roma e proiettarci sul derby, Scarnecchia, che ha vestito la maglia giallorossa per cinque stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.  

Brutta prestazione ieri della squadra di Mourinho, possibile avessero già la testa al derby o hai un’altra spiegazione?

“Non credo, penso semplicemente che siano stati più bravi gli avversari. Tante volte facciamo delle considerazioni pensando solo alla nostra squadra e senza guardare con chi si gioca. La Roma ha fatto una partita normale. È andata lì contenuta e nei primi minuti non ha neanche giocato male, poi però abbiamo visto come è andata a finire. Ieri Mourinho ha fatto anche un po’ di turnover e a mio avviso ha influito anche questo. Evidentemente qualcuno lo ha preservato, in vista del derby. Dybala ad esempio è entrato dopo per mettere ancora minuti nelle gambe ed arrivare al meglio al prossimo match. Però a prescindere da questo lo Slavia è stato molto convinto, deciso e aggressivo. Ho visto una squadra grintosa, che ha concesso poco alla Roma”.

Salvi qualcosa della sfida di Europa League?

“Assolutamente sì, penso proprio che la Roma abbia trovato il suo portiere. Svilar ha dimostrato di meritarsi il posto da titolare, mi convince molto di più rispetto a Rui Patricio. È più giovane, più dinamico. Per carità, non voglio scaricare il portoghese che ha fatto qualcosa come 700 partite ufficiali, ha passato una vita nel calcio, ma oggi c’è un altro che mi dà più sicurezza. Non avrei alcun dubbio e metterei Svilar anche nel derby. Non perderei neanche un secondo. Poi è chiaro che ieri, alcune considerazioni anche in base alla classifica, siano state fatte. La Roma era prima, ora è seconda, ma aveva comunque già la qualificazione quasi in tasca. È chiaro che arrivare davanti è importante, ma ci sono ancora due partite da giocare in Europa prima di chiudere il girone”.

In tutto questo, tra poco più di quarantotto ore arriva il derby. Che tipo di partita ti aspetti dal punto di vista del gioco?

Possiamo fare mille riflessioni, magari tutte giuste, ma nel derby non valgono. Ho giocato tante volte la stracittadina, a Milano e a Roma, vi assicuro che non c’è una linea precisa. Non c’è una squadra che arriva meglio o peggio al derby, non vale neanche la posizione in classifica. È una partita da tripla, completamente imprevedibile. Secondo me, guardandola da fuori, nonostante la sconfitta di ieri, penso che i giallorossi siano leggermente avanti. La squadra di Sarri sta avendo troppi sali e scendi. Al di là dell’ultima prestazione in Coppa, che è stata sicuramente positiva, con tanto di gol di Immobile, a me continua a non convincere. Non mi dà l’idea di avere una continuità adeguata. In campionato la Lazio fa fatica. Per carità, anche la Roma, ma ultimamente, per fortuna, giocando con squadre medio piccole è riuscita a fare risultato. Con il Lecce ha avuto una forza caratteriale incredibile”.

La Roma intanto ha recuperato Dybala e l’accoppiata con Lukaku è solitamente il punto di forza dei giallorossi. Considerando anche le difficoltà difensive della Lazio, pensi siano quelli i duelli più delicati?

“Credo che partite del genere si giocano a centrocampo, soprattutto all’inizio. La Roma deve innanzitutto decidere se far giocare Paredes o Cristante, perché entrambi non possono giocare in questo tipo di partita. Deve avere un centrocampo muscolare e tecnico. Io giocherei con due punte, con Dybala dietro a loro e metterei assolutamente El Shaarawy che è un calciatore fondamentale, anche se ieri non ha fatto benissimo. Giocherei con una difesa a 3 per avere un uomo in più a centrocampo e Cristante davanti alla difesa. La Roma deve essere molto aggressiva se vuole vincere”.

Il botta e risposta Mourinho-Sarri continuerà fino al match di domenica?

“Mourinho e Sarri mi fanno sorridere, li trovo simpatici. C’è una battaglia psicologica e dialettale in atto e lo ritengo giusto. Fa parte del gioco. Tanto poi è in campo che si devono fare i fatti. Mi aspetto qualche altra frecciatina, ma sono due uomini estremamente intelligenti”.