Sono dieci i manifestanti pro-Palestina identificati dagli agenti della Digos oggi, 10 novembre, a Roma. Fanno parte del gruppo che ha cercato di entrare negli uffici della Commissione europea della Capitale per protestare contro Israele e chiedere la fine del conflitto in corso in Medio Oriente.
Manifestanti pro-Palestina negli uffici dell’Ue a Roma
A tentare il blitz è stata una delegazione composta da esponenti dei centri sociali e della comunità palestinese in Italia. I manifestanti, minuti di volantini dal titolo “Stop genocidio“, sono stati bloccati dalla porta di sicurezza e, dal pianerottolo del secondo piano, hanno allora cominciato a scandire slogan contro Israele e in favore della Palestina.
Abbiamo occupato la sede del Parlamento europeo a Roma – riporta il comunicato di Acrobax Roma – per chiedere la fine dello sterminio della popolazione palestinese di Gaza subito. Invochiamo lo stop del Genocidio da Gaza alla West Bank.
L’iniziativa si collega al blocco al porto di Genova e alla manifestazione al Verano
Fumogeni accesi in strada, striscione, bandiere palestinesi, cartelli per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia. La stessa richiesta per la Comunità europea.
In una giornata di lotta al fianco della popolazione palestinese, dal blocco al porto di Genova per impedire il carico di armi verso Israele, alla manifestazione di oggi alle 18 a Roma a piazzale del Verano (l’iniziativa si collega anche con l’occupazione della Facoltà di Scienze politiche, ndr), il grido risuona nelle piazze di tutto il mondo: “L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo di pace“. #FreePalestine.
La manifestazione arriva a quasi una settimana di distanza dalla protesta romana tra Piazza Vittorio e Piazza san Giovanni. I dieci sono stati identificati dalla Polizia per strada e verranno segnalati all’autorità giudiziaria.