La restituzione della salma di Saman Abbas permetterà ai familiari di celebrare, finalmente, i funerali della ragazza. Anche il comune di Novellara, la cittadina dove la giovane viveva, farà la sua parte per commemorarne la memoria, con la sindaca che ha assicurato che la sua amministrazione coprirà le spese della cerimonia.

Funerali di Saman Abbas, la sindaca Carletti: “Valutiamo il lutto cittadino”

Una degna sepoltura e, con essa, si spera un po’ di pace. È quanto si augurano le persone che sono state toccate più da vicino dalla vicenda della giovane Saman Abbas, sparita da Novellara il 1° maggio del 2021 e ritrovata morta in un casolare vicino alla sua abitazione il 19 novembre 2022.

Mentre prosegue il processo per l’omicidio della ragazza, avvenuto nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021, sono stati dichiarati conclusi gli accertamenti sulla salma di Saman ed è, dunque, finalmente possibile celebrarne i funerali.

Sulle esequie arriva, oggi, 10 novembre 2023, un segnale di vicinanza importante da parte dell’amministrazione cittadina di Novellara. La sindaca Elena Carletti ha, infatti, assicurato che sarà proprio il comune a coprire le spese delle celebrazioni. Inoltre, anticipa che la giunta sta valutando l’ipotesi di proclamare il lutto cittadino per quella giornata.

“Sceglierà il fratello e noi lo sosterremo nelle sue decisioni. Lui è reduce dalle udienze in tribunale, gli verrà dato tempo per pensare e poi ci consulteremo. Confermiamo il sostegno economico e valuteremo di indire il lutto cittadino“.

A Saman Abbas la cittadinanza onoraria di Novellara

Sarà il fratello della giovane, Alì Haider, a decidere la data per le esequie. Il ragazzo ha recentemente preso le distanze dai suoi genitori, imputati per l’omicidio di Saman insieme allo zio e a due cugini, chiedendo verità e giustizia per sua sorella.

La sindaca Carletti ha, infine, aggiunto che la ragazza riceverà presto la cittadinanza onoraria di Novellara. Un riconoscimento che le verrà assegnato in un periodo non casuale: la data scelta, infatti, sarà intorno al 25 novembre, dedicato alla ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’.

Un gesto di umanità ma anche politico, perché le due cose non dovrebbero mai procedere separatamente.