Per l’Italia, ovviamente, avere due Gran Premi (Monza e Imola) nel calendario di F1 è un grande orgoglio e un bellissimo traguardo. Come confermato quindi dal presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, c’è l’accordo per la permanenza dei due circuiti fino al 2030 anche se non c’è ancora la firma del precontratto. Lo scorso marzo, peraltro, lo stesso presidente era molto pessimista riguardo il rinnovo dei due GP. L’investitura era infatti stata importante: circa 44 milioni di euro – come spiegato da Sticchi Damiani – ma i costi di gestione, indipendenti dal GP, avevano fatto andare in passivo l’organizzazione. Ora sembra essersi tutto risolto e l’Italia – che ha il privilegio di avere due GP in calendario – sembra potersi confermare. Solo gli Stati Uniti, infatti, che ne hanno addirittura tre tra Austin, Las Vegas e Miami, hanno la stessa “fortuna”.
Imola e Monza in calendario fino al 2030: le parole di Sticchi Damiani
Il presidente dell’Aci ha fatto il punto riguardo il rinnovo dei due GP nella F1 fino al 2030 e l’ammodernamento delle due piste: in particolare si dovrebbe intervenire sulla riasfaltatura e sui sottopassi pedonali per quanto riguarda Monza. Imola, invece, presenterà una nuova copertura dei box e l’ammodernamento della struttura dedicata agli ospiti più esclusivi (Paddock Club). Sul prolungamento dei due Gran Premi e l’accordo sul rinnovo, comunque, Sticchi Damiani ha detto:
“Abbiamo già un accordo a cui mancano solo i dettagli per sottoscrivere un nuovo contratto per altri cinque anni (la scadenza è fissata 2025) di Monza e Imola. Vogliamo firmare un precontratto entro la fine del 2024 ma avere due gare italiane fino al 2030 è un risultato straordinario per il nostro Paese. Sarebbe importante anticipare i tempi perché nel 2025 c’è la stesura del nuovo Patto della Concordia tra i team e la F1, e anche l’elezione del presidente FIA“.
Sticchi Damiani ha anche detto che è importante anticipare i tempi perché ci sono tantissime candidature per ospitare i GP e, al momento, Francia e Germania non le hanno:
“Ci sono tantissime richieste per ospitare GP quindi conviene mettere al sicuro le nostre gare fino al 2030. La nostra politica deve capire che sarebbe un successo Nazionale”.
Sticchi Damiani: “Inevitabile che i costi sarebbero cresciuti”
Sempre secondo La Gazzetta dello Sport, le cifre per il rinnovo di 5 anni di entrambi i GP sarebbe intorno ai 300 milioni di euro. Per questo, sarebbero 60 milioni di euro all’anno. C’è quindi stato un aumento rispetto all’accordo preso con Ecclestone nel 2017. In quel caso la somma era già passata da 4 a 22 milioni di euro solo per Monza. Sticchi Damiani ha quindi spiegato la situazione:
“Inevitabile che i costi sarebbero cresciuti anche perché Monza ora paga meno di tutte le piste del mondo. Ad oggi coprire i costi di un Gran Premio solo con i costi dei biglietti è impossibile e per questo i governi si tassano per sostenerli”.
Ognuno, quindi, secondo il presidente dell’Aci, deve fare la sua parte e servirà evidentemente un aiuto da parte delle istituzioni:
“Noi non possiamo stressare nuovamente i conti dell’Aci quindi ognuno deve fare la sua parte. Dobbiamo far quadrare i nostri bilanci soprattutto se dovessi firmare un contratto così consistente e di questa portata”: