La bufera scatenata da un video postato sui social ha investito e travolto Amnesty International Italia. L’accusa è di aver strappato e gettato un volantino con i volti di bambini israeliani rapiti lasciato sul banchetto di alcuni militanti in Piazza Dante a Napoli.

Amnesty International Italia strappa il volantino con i volti dei bambini israeliani rapiti, ma sarà vero? | VIDEO

Nel video si vede chiaramente qualcuno avvicinarsi a uno dei banchetti dei militanti di Amnesty International Italia con in mano un volantino raffigurante i volti di bambini israeliani rapiti. Il ragazzo, che ha ripreso tutto con il proprio cellulare, ha poi postato sui social la vicenda.

Immediata la bufera e ancor più immediata la riposta di Riccardo Noury, portavoce della Ong, che dichiara infondate e vergognose le accuse:

Si tratta di accuse infondate e vergognose. I nostri dialogatori hanno spiegato cortesemente che non possiamo esporre e tenere materiale relativo a violazioni dei diritti umani realizzato da altre organizzazioni. Pertanto, il volantino è stato rimosso. Che il tutto sia stato ripreso in video, con tanto di zoom su dati personali, la dice lunga sulle intenzioni di chi l’ha realizzato: un’operazione orchestrata per delegittimare l’operato di un’organizzazione per i diritti umani che, peraltro, dal 7 ottobre chiede il ritorno in libertà degli ostaggi civili israeliani nelle mani di Hamas, ostaggi che sono doppiamente vittime di crimini di guerra: per il fatto che siano trattenuti e perché sono costretti a fare dichiarazioni in video rivolte alle autorità israeliane

Le immagini, inoltre, sono state rilanciate da esponenti della comunità ebraica italiana con le parole: “C’è qualcosa di più antisemita che strappare le immagini dei bambini israeliani rapiti? Lo fa Amnesty“. Questa la ricostruzione dei fatti avvenuti questa mattina a Napoli.

Nel filmato, altrettanto chiaramente, però, si sentono i militanti spiegare che Amnesty non può esporre volantini di altri gruppi e pertanto hanno proceduto a rimuoverlo. Non solo, gli stessi ragazzi affermano che l’uomo si sia avvicinato a loro in maniera aggressiva e insistente, tanto da far chiedere di mettere via il cellulare e chiamare la polizia. Non sono ancora chiare, quindi, le motivazioni di tale video.