“L’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochino”, recita un antico proverbio che tradizionalmente indicava un periodo autunnale caratterizzato da bel tempo. Tuttavia, quest’anno ci saranno cambiamenti, con previsioni di piogge per l’Estate di San Martino. Ma cosa rappresenta questo periodo e perché è chiamato così?

Estate di San Martino, quando inizia?

L’espressione “Estate di San Martino” si riferisce a un periodo di circa tre giorni nella prima metà di novembre, segnando un cambiamento climatico autunnale. Dopo il primo freddo e le prime nevicate, l’Estate di San Martino solitamente porta un clima più mite, con temperature in rialzo rispetto alle medie stagionali. La festa di San Martino cade l’11 novembre, il giorno in cui tradizionalmente inizia questo periodo di clima più clemente.

Estate di San Martino, cosa significa?

L’origine del termine è legata alla leggenda religiosa di San Martino di Tours. La storia narra che, durante un viaggio in Gallia, Martino, tornando a casa in una tempesta, incontra un mendicante senza vestiti. Compassionevole, Martino dona al mendicante una parte del suo mantello per proteggerlo dalla pioggia.

Questo gesto generoso scatena un miracolo: la tempesta si placa, il vento cessa di soffiare e arriva il bel tempo. Quella stessa notte, Martino sogna Gesù, che rivela di essere stato lui il mendicante a cui ha donato il mantello. Questo sogno premonitore spinge Martino a rinunciare alla vita militare e a convertirsi al Cristianesimo. Inizia così il suo percorso di fede, che lo condurrà a diventare vescovo di Tours nel 371 d.C.

Curiosità

Tra le varie tradizioni legate a San Martino, vi è quella che lo associa al patronato dei cornuti. Tale connessione potrebbe derivare dalle corna del bestiame esposte nelle fiere durante novembre, o forse dalle feste pagane promiscue svolte in questo periodo dell’anno.

Nel contesto delle tradizioni agricole, durante l’Estate di San Martino venivano rinnovati i contratti agricoli annuali, dando origine all’espressione “fare San Martino,” che indica il trasloco. Questo periodo ha quindi profondi legami con la terra e la sua produzione. Tradizionalmente, durante questi giorni, si aprono le botti per assaporare il nuovo vino.

Da un punto di vista scientifico, il fenomeno dell’Estate di San Martino potrebbe essere attribuito all’espansione dell’anticiclone dalla Spagna verso tutto il Mediterraneo. L’alta pressione, le temperature elevate e il bel tempo potrebbero derivare da un ritorno ciclico di questo anticiclone, anche se le previsioni per quest’anno indicano un cambiamento.

L’Estate di San Martino ha ispirato opere letterarie come la poesia “San Martino, Novembre” di Giovanni Pascoli e il romanzo “L’estate di San Martino” di Adalbert Stifter.

All’estero, questa tradizione è conosciuta come “Indian Summer” nei Paesi anglosassoni e come “Bab’e Leto” in alcune lingue slave, che significa “estate delle nonne”. La celebrazione di San Martino continua oggi in diversi paesi europei come Belgio, Olanda, Polonia, Francia, Germania, Austria, Estonia e Lituania. In questi luoghi, i bambini costruiscono lanterne di carta o legno prima dell’11 novembre, partecipando a processioni intorno al fuoco, con dolci e canzoni dedicate a San Martino.