Brusco risveglio per Genova. Circa 500 aderenti al Calp hanno bloccato il porto per manifestare contro il trasporto di armi verso zone di guerra. Il presidio è iniziato questa mattina 10 novembre con un unico scopo: bloccare l’economia di guerra.

Genova, in 500 bloccano il porto: lo slogan “From the river to the sea, Palestine will be free”

Riecheggiano i cori e sventolano gli striscioni al porto di Genova stamattina: “From the river to the sea, Palestine will be free“, “Non vogliamo armi nel porto“, “Stop wars, free Palestine“. Il Calp, Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali, ha dato appuntamento davanti al varco di San Benigno per manifestare la propria vicinanza al popolo Palestinese.

Al presidio si sono uniti il sindacato USB, gli studenti del collettivo Cambiare Rotta e Osa. Attualmente i manifestanti non si sono mossi dal luogo dell’incontro, ma non si escludono attività di protesta e cortei. Infatti, l’obiettivo della protesta è di bloccare i varchi portuali dai quali passano i camion che trasportano armi.