Continua incessantemente la guerra in Medio Oriente: da Israele arriva l’approvazione della pausa di quattro ore al giorno nei corridoi umanitari per consentire la fuga della popolazione di Gaza. Dagli Stati Uniti Biden rinnova l’appello al cessate il fuoco.
Israele approva la pausa umanitaria di quattro ore al giorno
La guerra tra Israele e Gaza non si ferma, gli attacchi proseguono dal 7 ottobre: l’unica sosta all’orizzonte arriva dallo Stato ebraico che oggi ha deciso di concedere quattro ore di pausa umanitaria per consentire il passaggio della popolazione a nord della Striscia.
Lo ha annunciato oggi John Kirby, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana durante un incontro con la stampa. Da Israele arriva la notizia dell’approvazione in merito all’apertura di due corridoi umanitari dal nord al sud della Striscia.
Biden dagli USA: “Ora non è il momento del cessate il fuoco”
Dagli Stati Uniti il Presidente Joe Biden esprime la sua preoccupazione per le sorti del conflitto israelo-palestinese e dichiara la sua contrarietà al momento riguardo il cessate il fuoco, poiché potrebbe portare Hamas ad una sorta di legittimazione degli atti compiuti dal 7 ottobre fino ad oggi. Dalla Casa Bianca arriva una nota in cui è riportato che:
“La pausa nei bombardamenti nel Nord di Gaza decisa da Israele è un primo passo nella giusta direzione. Nessun cessate il fuoco adesso perché legittimerebbe le azioni di Hamas”.
Sulla questione del rilascio degli ostaggi a Gaza il Presidente degli Usa ha dichiarato che:
“Ho chiesto una pausa più lunga dei tre giorni previsti. Serve più tempo per liberare gli ostaggi”.
Israele, il Presidente Herzog: “Nessun cessate il fuoco senza rilascio ostaggi”
Il Presidente israeliano Isaac Herzog nella giornata di oggi ha ricevuto le famiglie degli ostaggi – suoi connazionali – trattenuti a Gaza. A Tel Aviv, durante l’incontro il Presidente ha ribadito la sua volontà di non arrendersi nel tentativo di liberare i prigionieri e ha dichiarato che:
“Siamo qui… per abbracciare, rafforzare e pregare con le famiglie degli ostaggi. Israele sta facendo tutto ciò che è in suo potere e non perde occasione per arrivare al momento in cui riporteremo a casa gli ostaggi. Questa è la missione più sacra che abbiamo, insieme alla sconfitta di Hamas nella guerra combattuta dai migliori dei nostri soldati a Gaza. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza la restituzione degli ostaggi”.