Luis Diaz torna ad esultare. Non per un gol, bensì per il padre Luis Manuel Diaz, liberato in Colombia nella giornata di oggi dal gruppo guerrigliero Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) dopo un sequestro durato ben 14 giorni.
E’ servito un lavoro complesso portato avanti da volontari dell’ONU e della Chiesa cattolica per arrivare alla liberazione del padre dell’attaccante del Liverpool, che adesso può tornare a pensare solo al campo.
Luis Diaz, liberato il padre: le tappe della vicenda
Quattordici giorni interminabili. Luis ha vissuto momenti di sconforto dovuti al sequestro del padre da parte dell’ELN, gruppo guerrigliero in Colombia attivo dal 1964. Tutto è successo il 28 ottobre scorso, quando Luis Manuel Diaz e la moglie Cilenis Marulanda sono stati raggiunti da due uomini. La madre del giocatore è stata rilasciata subito, mentre Luis Manuel è stato portato via dai rapitori.
Da lì sono partite le operazioni di liberazione delle forze dell’ordine locali, con il supporto dell’ONU e della Chiesa. Due settimane che non hanno permesso a Luis Diaz di potersi concentrare sul campo come si deve.
Luis però è riuscito a giocare scampoli di partita, come nel match terminato 1-1 contro il Luton Town dove ha trovato anche il gol al 97′, per poi levarsi la maglia con un messaggio diretto ai rapitori del padre: “Libertà per papà“.
In seguito il messaggio social: “Mane, mio padre, è stato rapito. Chiedo all’ELN di rilasciare mio padre il prima possibile. Voglio ringraziare tutti i colombiani e anche la comunità internazionale per il sostegno“.
Fino ad arrivare ad oggi, con la liberazione di Luis Manuel ed una famiglia intera che dunque può tornare a vivere.
Le condizioni dell’uomo
La ELN ha rilasciato Diaz ad un gruppo umanitario che si è preso subito cura di lui. Il padre del giocatore del Liverpool è stato trovato in buono stato di salute, senza segni di percosse e maltrattamenti. Un lieto fine che ha reso tutti felici, dalla famiglia Diaz alla Federazione colombiana, che attraverso un comunicato ha voluto esprimere la propria felicità per la liberazione dell’uomo.
“La Federazione Colombiana ringrazia tutte le istituzioni e i funzionari che hanno reso possibile la liberazione di Luis Manuel Diaz. Il calcio come disciplina sportiva simbolizza il talento, la dedizione, il lavoro di squadra e i valori intrinsechi dell’essere umano – si continua a leggere nel comunicato – Il calcio è passione e pace! Che a nessuno venga più in mente di andare contro a questa realtà!”.