Caso Fontana: la Procura federale della Federghiaccio ha deferito Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, compagni di squadra della Fontana

Procura federale della Federghiaccio, deferiti Dotti e Cassinelli: questa decisione possa riavvicinare Arianna Fontana al mondo della nazionale italiana?

Un nuovo sviluppo arriva dal Caso Fontana. Stando infatti a quanto riportato ieri dal Corriere della Sera, la FISG (ovvero la Procura federale della Federghiaccio) ha deciso per il deferimento di Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, compagni di squadra della campionessa di short track Arianna Fontana. Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli erano già prosciolti a seguito di una prima indagine. Il motivo di quest’ultima decisione – stando sempre a quanto riportato dal Corriere – è la presunta violazione dell’articolo 1 del regolamento di giustizia gli atleti dello short track. La Procura federale della Federghiaccio ha annunciato inoltre che tra poche settimane si terrà l’udienza presso il tribunale federale, dopo che la pluripremiata pattinatrice olimpica aveva presentato ulteriori prove a conferme della sue accuse. Stando a quanto riferito dalla Fontana, i due avrebbero fatto cadere intenzionalemente l’atleta durante un allenamento a Courmayeur e creato un “ambiente tossico”. Dotti e Cassinelli adesso dovranno quindi presentarsi al cospetto dei tre giudici del Tribunale federale. Che questa decisione possa riavvicinare Arianna Fontana al mondo della nazionale italiana?

Caso Fontana: gli ultimi aggiornamenti

Come saprete, avendo letto i nostri precedenti articoli sul Caso Fontana, la diretta interessata della vicenda ha più volte condiviso aggiornamenti, scelte e pensieri direttamente tramite i propri profili social. Era il 15 ottobre scorso, e Arianna Fontana, campionessa di pattinaggio short track nonchè atleta azzurra con più titoli olimpici, con un lungo post su Instagram annunciava la decisione di partire per gli imminenti Mondiali di Short Track di Montreal. Il motivo, anzi, le motivazioni, erano da far risalire a quanto dichiarato dall’atleta stessa dalle Olimpiadi di Pechino 2022 in poi, alla base degli aggiornamenti di cui abbiamo parlato qualche riga fa. La lunga vicenda extrasportiva ha portato alla difficile decisione della Fontana di non partecipare Coppa del Mondo di short track in programma a Montreal, iniziata il 20 ottobre 2023. Una volta condivisa la scelta di non partecipare – alla luce dell’indagine – alla Coppa del Mondo di short track di Montreal, le sue parole si sono spostate sulle tempistiche della sopracitata indagine.

Ho ripensato a tutto quello che sta succedendo ed è sorta questa domanda che poi mi sono resa conto, che anche molti dei miei fan e dei miei follower probabilmente si stanno ponendo: Quanto al di là del termine previsto dal codice può andare quest’indagine? 10 giorni? (cioè oggi) 2 settimane? 1 mese? 3 mesi?? 1 anno???

Il post prosegue poi con le seguenti affermazioni:

Chiedo perché, se siamo giudicati dalla legge, non dovremmo anche vivere secondo la legge? In base ai regolamenti della Federazione e del Coni, un’indagine ha una durata ben definita. Va chiusa in determinati tempi e termini e io sto solo chiedendo che questi tempi vengano rispettati. Non chiedo per trattamenti speciali, non chiedo nulla di più di ciò che la legge dice…

Caso Arianna Fontana: cosa ha condiviso Anthony Lobello, marito e coach della pattinatrice

Coinvolto nella vicenda è anche Anthony Lobello, marito e coach della pattinatrice. E anche lui ha usato i social per condividere alcuni aspetti della vicenda. Si è parlato infatti che uno dei possibili motivi di frizione tra i due poli, fosse inerente al fatto che la Federazione non appoggiasse la scelta di Lobello come coach della Fontana. Stando anche a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sempre sul rapporto tra la Federazione e Lobello, Gios aveva dichiarato inoltre:

“Non crediamo che Lobello abbia le carte in regola per essere l’allenatore di tutta la Nazionale di short track. Noi abbiamo altri 18 atleti, non c’è solo Arianna.”

Riguardo questi sopracitati rapporti con la Federazione, Lobello ha condiviso nei giorni scorsi una foto su Instagram in cui appare proprio il suo rifiuto ad allenare la nazionale femminile di short track.