Bonus di tutti i tipi nella Manovra 2024: nella bozza di legge di Bilancio del prossimo anno, il governo ha deciso di ridimensionare quello dei mutui dei giovani under 36 potenziando l’agevolazione per gli asili nido, mentre spariscono i vantaggi legati all’acquisto di una casa “green”.

Ecco, dunque tra quali bonus scegliere a seconda delle proprie necessità, considerando che il superbonus per i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione degli immobili nel prossimo anno avrà un ridimensionamento della percentuale, scendendo dal 90% di quest’anno al 70%, ma solo per i condomini. Sparisce il superbonus sulle villette, che avrà validità fino a tutto il 2023.

Subisce un ridimensionamento anche il bonus mobili. Da notare che vari bonus non sono trattati nella legge di Bilancio 2023. Ad esempio, sul superbonus non vi è nulla in Manovra se non l’istituzione di un’imposta del 26% sulla plusvalenza realizzata vendendo case aggiustate con i bonus edilizi.

Ma, il relativo articolo, si ritrova nel decreto “Anticipi”, atteso alla conversione in legge negli ultimi giorni di novembre. Per il resto, l’esecutivo ha optato per lasciare la vecchia normativa non apportando novità o modifiche rispetto a quanto era già risaputo da tempo.

Bonus in Manovra 2024: ridotto quello dei mutui a under 36, sparisce l’agevolazione per comprare una casa ‘green’

Conferme, modifiche e azzeramenti dei bonus nella legge di Bilancio 2024. Risulterà ridimensionato il bonus per i mutui dei giovani under 36 con lo stanziamento, per il prossimo anno, di 282 milioni di euro per la garanzia dei prestiti richiesti per comprare casa. Tuttavia, spariscono dalla misura gli sconti che sono ancora in vigore fino al 31 dicembre 2023. In particolare, torna l’imposta catastale, di registro e di bollo e anche l’Iva sugli acquisti effettuati direttamente dall’impresa di costruzioni dovrà essere pagata.

Sul fronte delle abitazioni, non ha trovato copertura finanziaria per il prossimo anno il bonus per l’acquisto di una casa “green”. Si tratta dell’agevolazione che permette la detrazione Irpef del 50 per cento sull’Iva dovuta per l’acquisto di edifici che si trovino nelle classi energetiche “A” o “B”. Non ha trovato copertura finanziaria nemmeno il credito d’imposta spettante per comprare e installare sistemi di filtraggio e di mineralizzazione dell’acqua. Il relativo bonus scade, quindi, il prossimo 31 dicembre.

Bonus Manovra 2024, asili nido e sconto contributi mamme lavoratrici dipendenti

Tra i bonus che trovano, invece, un rafforzamento nella legge di Bilancio 2023 c’è l’agevolazione per gli asili nido. Perle famiglie che hanno già un figlio di non oltre i dieci anni anni di età e un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non eccedente i 40mila euro, si prevede un potenziamento dell’agevolazione nel caso in cui, dal 1° gennaio prossimo, dovesse nascere un nuovo figlio. In tal caso, la famiglia beneficerebbe di ulteriori 2.100 euro di bonus asili nido, che porterebbero l’agevolazione complessiva a 3.600 euro. L’importo del bonus al giorno d’oggi è pari a 3.000 euro.

A favore della famiglia, e in particolare delle donne madri e lavoratrici, verrà introdotto il nuovo bonus che consente di non pagare i contributi previdenziali a proprio carico e di ritrovarseli in busta paga. Si tratta del 9,19% di contributi che i dipendenti pagano di tasca propria e che andranno, nel caso delle mamme dipendenti, direttamente nel netto in busta paga.

La misura attiva dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 consente la decontribuzione alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e almeno due figli, l’ultimo dei quali di età non superiore ai 10 anni.

Agevolazioni 2024 per il caro bollette

Per i primi tre mesi del 2024 verrà prorogato il bonus sociale per le bollette dell’elettricità. Si tratta del contributo straordinario riconosciuto alle famiglie con Isee fino a 15.000 euro (nel 2023) o fino a 30.000 euro nel caso delle famiglie numerose (con almeno quattro figli a carico). La misura dovrà essere ancora definita sia per stabilire il tetto di Isee per la richiesta, sia per l’importo spettante che dipende, direttamente, dalla soglia di Isee essendo previsti 200 milioni di euro di aiuti.