Era stato condannato a oltre 11 anni di carcere, ma aveva fatto perdere le sue tracce: a Santa Croce Caemerina, in provincia di Ragusa, ieri 8 novembre è stato arrestato il latitante Mohamed Ben Alì, tunisino di 31 anni. E’ accusato di omicidio preterintenzionale, lesioni e spaccio di hashish e cocaina: era ricercato a livello internazionale.

Arrestato latitante in provincia di Ragusa: aveva ucciso il suo compagno di cella

Per ben sette volte aveva fornito generalità diverse: alla fine è stato arrestato durante alcuni controlli sul territorio. Mohamed Ben Alì si era reso responsabile di una lunga scia di reati e violenze. Il primo arresto ad Ascoli Piceno nel 2015. Posto in custodia cautelare al carcere di Marino del Tronto, dopo un mese aveva brutalmente aggredito un compagno di cella per futili motivi.

Achille Mestichelli, 53 anni, era poi deceduto a causa delle gravi lesioni riportate in seguito al pestaggio. Aveva il cranio fracassato, sette costole rotte e la milza spappolata. Una vicenda terribile, che all’epoca fece scalpore.

Dopo pochi mesi, a novembre dello stesso anno, gli vennero imputate le lesioni personali inferte ad alcuni agenti della polizia penitenziaria. Il 31enne, infatti, aveva cercato di sfregiare per vendetta il Giudice per le indagini preliminari, che avrebbe dovuto interrogarlo in merito all’omicidio.

Cercò di utilizzare una lametta precedentemente nascosta all’interno della bocca: solo l’intervento degli agenti, poi rimasti feriti, aveva scongiurato il peggio.

Chi è Mohamed Ben Alì

Il tunisino 31enne era arrivato in Italia nel 2011. Nonostante avesse presentato domanda di asilo, non si era mai presentato alle convocazioni della Commissione per sostenere il colloquio. Le misure cauteari a suo carico avevano poi smesso di avere efficacia, quindi era stato scarcerato.

Fino a ieri Mohamed Ben Alì era riuscito a rendersi irreperibile esi era già sottratto all’arresto nel 2019, quando una parte della condanna a sui carico era diventata definitiva. Il provvedimento di carcerazione era stato emesso dalla Corte di Appello de L’Aquila il 14 marzo 2022. Deve scontare una pena complessiva di 11 anni, 4 mesi e 26 giorni di reclusione. E’ stato inoltre condannato a 4.200 euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Un altro latitante è stato arrestato nei giorni scorsi, questa volta in Germania: si tratta Antonio Strangio, sfuggito alla strage di Duisburg. Mentre Vincenzo La Porta, ricercato a 11 anni, è stato arrestato lo scorso agosto a Corfù.