La bulimia è un grave disturbo dell’alimentazione caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione eccessiva (abbuffate), seguiti da comportamenti di purga, come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi.

Questo disturbo può avere gravi implicazioni sia a livello fisico che psicologico. Le cause della bulimia possono essere complesse e coinvolgere fattori genetici, ambientali e psicologici.

Scopriamo tutti i dettagli sui sintomi, le cause e i trattamenti di cura della bulimia.

Cos’è la bulimia

La bulimia è un disturbo alimentare molto grave. Le persone colpite si ritrovano in un circolo vizioso: hanno ripetutamente abbuffate, accompagnate da una sensazione di perdita di controllo.

Quindi cercano di eliminare le calorie consumate con le abbuffate, vomitando, usando lassativi o facendo esercizio fisico in modo esagerato.

Ma la bulimia non influisce solo sul comportamento. Ciò è associato soprattutto a notevoli sofferenze psicologiche: i pensieri di chi ne soffre ruotano attorno al peso corporeo e al tema del cibo.

La loro autostima dipende in gran parte dal loro peso e dalle loro abitudini alimentari, e sentono un bisogno irresistibile di pesarsi in continuazione, anche se la maggior parte di loro non è in sovrappeso.

Contrariamente a quanto talvolta si pensa, la bulimia non si manifesta necessariamente con un sottopeso. Questa è un’importante differenza rispetto all’anoressia: mentre l’anoressia è caratterizzata da un indice di massa corporea (BMI) estremamente basso inferiore a 17,5, le persone affette da bulimia di solito hanno un BMI nell’intervallo normale.

Quali sono le cause della bulimia?

La bulimia è il risultato di una combinazione di molteplici cause, ma le influenze causali sono estremamente individuali e complesse, variando da persona a persona.

In generale, lo stress psicologico gioca un ruolo chiave nel comportamento alimentare patologico. Le persone affette da bulimia spesso sperimentano difficoltà nelle loro relazioni, come con i genitori, altri membri della famiglia, amici, o problemi legati all’ambiente scolastico o lavorativo. Molte di loro possono anche lottare con la depressione.

Il disturbo alimentare diventa una via per esprimere il disagio psicologico causato da conflitti interpersonali e lo stress che non sono riusciti a gestire.

Anche la percezione del peso spesso gioca un ruolo significativo nella vita delle persone affette da bulimia, con la pressione sociale, che aumenta di anno in anno, per raggiungere un ideale assurdo di magrezza. Inoltre, molte di loro potrebbero aver lottato con il sovrappeso in passato o avere familiari in sovrappeso.

Un altro fattore potenzialmente coinvolto nello sviluppo della bulimia sono i fattori genetici. La ricerca ha mostrato che se un gemello identico soffre di bulimia, c’è una maggiore probabilità che anche l’altro gemello sviluppi il disturbo alimentare.

Quali sono i sintomi della bulimia

Il sintomo più importante della bulimia è il comportamento alimentare disordinato, che prima o poi si manifesta attraverso cambiamenti fisici significativi.

Le persone colpite sono intensamente e costantemente preoccupate per il proprio peso corporeo e lottano per il controllo completo sul proprio comportamento alimentare.

Queste persone cercano di mangiare pochissio, ma ci riescono solo temporaneamente: la maggior parte di loro poi fa abbuffate più volte alla settimana, durante le quali mangiano grandi quantità di cibo in poche ore.

In genere, questi attacchi sono caratterizzati da sentimenti di perdita di controllo e disprezzo per se stessi. Successivamente, le persone colpite soffrono di vergogna, senso di colpa e depressione e adottano misure per liberarsi delle calorie che hanno consumato. La maggior parte vomita di proposito.

Alcuni, però, non vomitano mai. Assumono invece lassativi, diuretici o soppressori dell’appetito. Altri digiunano o fanno esercizio fisico eccessivo. Alcuni usano più metodi contemporaneamente.

Le conseguenze fisiche della bulimia

La bulimia provoca un forte stress al corpo, che prima o poi si manifesta con conseguenze chiaramente evidenti, come ad esempio:

  • Infiammazione del rivestimento dell’esofago e/o dello stomaco
  • Danni ai denti e alterazioni delle gengive perché l’acido dello stomaco penetra ripetutamente nella cavità orale
  • Guance gonfie a causa delle ghiandole salivari ingrossate
  • Pelle secca
  • Angoli della bocca strappati (ragadi agli angoli della bocca)
  • Calli sulle articolazioni delle dita della mano, che vengono utilizzati per indurre il vomito
  • Unghie fragili
  • Disturbi dell’equilibrio elettrolitico e dei liquidi
  • Aritmia cardiaca

Quali sono i trattamenti di cura per la bulimia

il primo passo è quello di riconoscere di avere un problema. Il secondo passo è rivolgersi al proprio medico di famiglia, il quale vi darà consigli su cosa fare e informazioni sulle strutture sanitarie dislocate in ogni regione italiana.

Alcuni beneficiano della psicoterapia accompagnata da farmaci antidepressivi (fluoxetina).