Geronimo La Russa, figlio primogenito del presidente del Senato Ignazio, entra a far parte del cda del Piccolo Teatro di Milano. La nomina, anticipata nelle ultime ore dall’edizione meneghina de La Repubblica, proviene direttamente dal Ministero della Cultura.

La Russa, 43 anni, avvocato, è l’attuale presidente dell’Automobile Club di Milano. Oltre ad essere titolare dello studio legale di famiglia, è già nel consiglio di amministrazione di una serie di società. Tra queste anche H14 spa, holding di cui fanno parte anche Luigi, Eleonora e Barbara Berlusconi.

La nomina di La Russa, com’era prevedibile, ha sollevato un polverone. Il capogruppo dem in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino la ritiene “difficile da giustificare“, mentre esponenti pentastellati al Senato e alla Camera hanno parlato di “poltronopoli Meloni nel mondo della cultura”.

Geronimo La Russa nel cda del Piccolo Teatro, il sindaco di Milano Sala: “Noi mettiamo persone che hanno un percorso nell’ambito culturale”

Più pacato, seppur con qualche titubanza, il punto di vista del primo cittadino milanese Giuseppe Sala, intervenuto sulla questione a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bicocca.

Rispetto al primo dei tre figli di Ignazio La Russa, il sindaco sottolinea di cercare “di non essere mai preconcetto” e spiega di aver “anche dimostrato in passato di non esserlo”. Il velato riferimento di Sala, però, è al “percorso nell’ambito culturale” di La Russa.

Ora il Piccolo, insieme alla Scala, è una delle due istituzioni che reggono l’asse culturale milanese. L’unica osservazione che ho è che nelle nostre scelte nel passato, nel presente, e anche lo faremo nel futuro, ci mettiamo persone che hanno un percorso nell’ambito culturale certificato. Perché il Piccolo è un punto di arrivo e da questo punto di vista ho delle remore.

Nonostante qualche indugio, il sindaco ricorda che il Piccolo “si regge sul contributo di vari soci, tra cui il governo“.

Per cui io non posso che accettare questa decisione che è totalmente legittima.

I favorevoli a La Russa Jr

Tra le fila della maggioranza sono in molti a difendere la decisione del Ministero in capo a Gennaro Sangiuliano. A cominciare da Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, che si è rivolto direttamente a Majorino.

Sono sicuro che per l’avvocato Geronimo La Russa sarà un piacere invitare personalmente il presidente del gruppo regionale del Pd Pierfrancesco Majorino, sonoramente sconfitto alle elezioni per la guida di Palazzo Lombardia, per una visita guidata al Piccolo Teatro. Ovviamente, a una condizione: che non porti con sé Soumahoro e la sua famiglia.

Anche il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi ha difeso la scelta di Sangiuliano, che considera “apprezzabile” ed “espressa con piena convinzione e totale autonomia”.

La difesa del diretto interessato: “Incarico non remunerativo”

Alla fine lo stesso Geronimo La Russa ha commentato le voci sul proprio conto, rispedendo al mittente ogni accusa.

Sfido chiunque a sostenere che non sia stata la mia professionalità a farmi svolgere ruoli quali ad esempio quello elettivo del 2018 all’Aci o altri. Incarichi spesso non remunerativi, proprio come quello al teatro Piccolo del quale mi sento onorato.