I sondaggi politici Noto di inizio novembre 2023 realizzati per Porta a Porta, hanno rilevato alcune informazioni importanti per quanto riguarda le movimentazioni degli umori elettorali nei confronti dei partiti politici. La mappatura delle tendenze elettorali sta rivelando spesso una narrazione di alti e bassi che riflettono il polso dell’elettorato nazionale, denotando un clima di discreta stabilità e un elevato livello di indecisionismo.

Sondaggi politici Noto novembre 2023: FdI continua a crescere, ma anche il PD si risveglia

La notizia è che il Partito Democratico sembra risvegliarsi, senza però togliere nulla al partito di vertice. E così, secondo l’istituto Noto, rispetto al 17 ottobre 2023 Fratelli d’Italia ha acquisito mezzo punto percentuale, salendo al 28,5%.

La stessa percentuale di crescita è stata rilevata per il PD, che finalmente torna ad agguantare la soglia psicologica del 20%.

Nessun movimento particolare per il Movimento 5 Stelle, che invece resta stabile al 17,5%, una percentuale comunque superiore rispetto a quella rilevata da altri istituti.

Certificato invece il crollo della Lega, da qui a un mese di rilevazione, con un calo dell’1% che fa scendere il partito di Matteo Salvini al 9,5%. Perde mezzo punto percentuale anche l’altra forza principale di governo, ovvero Forza Italia, che scende così al 7%.

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Sondaggi politici Noto novembre 2023: salgono Azione e Alleanza Verdi e Sinistra

Nelle retrovie, troviamo Azione, che sale di mezzo punto percentuale al 3,5%, distanziandosi così da Italia Viva, che invece resta stabile al 3%. Spostandoci dal Centro e tornando alla coalizione di sinistra, non troviamo segni negativi: Alleanza Verdi e Sinistra, infatti, guadagna lo 0,5% rispetto al 17 ottobre e sale al 3,5%, mentre +Europa resta stabile al 2%.

Stabilità anche per Noi Moderati, all’1,5%, mentre le preferenze elettorali per gli altri partiti scende di mezzo punto percentuale, al 4%.

Sondaggi politici Noto 7 novembre 2023: la tabella

Sintetizziamo le tendenze di voto sopra riportate raffrontandole con quelle rilevate il 17 ottobre scorso nella tabella seguente:

Cosa pensano gli italiani della riforma costituzionale

Noto ha chiesto al campione anche un’opinione sulla riforma costituzionale. Alla domanda “Se la riforma non otterrà i 2/3 dei voti dei parlamentari si ricorrerà al referendum popolare. Cosa voterà?”, il campione intervistato ha risposto nel modo seguente:

• Voto a favore della riforma: 53%;
• Voto contro la riforma: 38%;
• Non saprei: 9%.

Alla questione “Il presidente del Consiglio sarà votato e scelto direttamente dai cittadini”, la maggioranza degli elettori intervistati ha risposto a favore della riforma (54%). La rappresentanza contraria alla riforma risulta invece al 24%, mentre gli indecisi si attestano al 17%.

Infine, per quanto riguarda l’illimitatezza del numero dei mandati, il 49% si è detto contrario e il 34% favorevole. Gli indecisi si collocano invece al 17%.

Considerazioni finali

Tornando alle ultime rilevazioni, si evidenzia ancora una volta la ripresa del PD, ma al tempo stesso la continua e costante crescita di Fratelli d’Italia, così come il forte calo della Lega. Nella coalizione di centrodestra continua ad acquisire consensi il partito di Giorgia Meloni, mentre Lega e Forza Italia non sembrano raccogliere consensi.

Tra alti e bassi il Movimento 5 Stelle, che non riesce a guadagnare terreno sul PD, il quale a sua volta non riesce a diminuire la distanza con il partito di vertice.

Al centro Calenda fa meglio di Renzi, mentre tra i partiti minori si evidenzia la ripresa di Alleanza Verdi e Sinistra, anch’essa abbastanza una costante nei vari sondaggi politici usciti nelle ultime settimane.