Come ben sappiamo, sono ormai momenti drammatici in Israele per la guerra che sta coinvolgendo la popolazione palestinese e quella israeliana. Ci sono stati tantissimi morti, anche innocenti, e il conflitto non sembra volersi fermare. Di quei bruttissimi momenti, tra l’altro, ne ha parlato in un’intervista a l’Equipe il cestista Jaylen Hoard: giocatore dell’Hapoel Tel Aviv. La squadra, infatti, era presente in Israele al momento dell’attacco ma ha lasciato il Paese per giocare le sue partite. Non potrà però, ovviamente, giocare in casa e sta girando l’Europa.
Guerra in Israele, il racconto di Hoard nell’intervista
Hoard è arrivato quest’anno in Israele e contro il Paris ha fatto anche una buona partita nell’ultimo match giocato (20 punti e 8 rimbalzi) ma perso 114 a 87. Il cestista francese, inoltre, come raccontato a L’Equipe era stato avvertito, al suo arrivo, delle sirene che nel corso della giornata sarebbero suonate in maniera “normale”, perché la situazione era ancora sotto controllo. Il 7 ottobre, però, tutto è cambiato con l’attacco di Hamas:
“Non avevo realizzato la portata dell’evento, pur avendo sentito le sirene e i bombardamenti. Quando sono arrivato, mi avevano avvertito delle sirene e mi hanno detto di non preoccuparmi, che saremmo stati protetti. Sono quindi tornato a letto e solo la seconda volta che mi sono svegliato ho visto i messaggi e le chiamate delle persone del club che mi dicevano che stavolta era una cosa seria”.
L’Hapoel Tel Aviv, quindi, ha dovuto lasciare il Paese per continuare ad allenarsi e giocare. Le partite sono state programmate in giro per l’Europa: in Germania, Italia e Francia. Sperando, comunque, che si possa tornare al più presto alla normalità e possano tornare a giocare in Israele dove i danni sono ingenti.
Hoard: “Mi spezza il cuore vedere morire così tanti innocenti”
Jaylen Hoard ha anche parlato del motivo per il quale ha lasciato la NBA (ha giocato per Portland Blazers e Oklahoma City) e gli Stati Uniti, da cui proviene il padre Antwon, e ha scelto Israele. Ora è tra l’altro uno dei migliori giocatori della EuroCup con 18,2 media di punti e 4,2 di rimbalzi:
“L’NBA non mi piaceva più senza un vero ruolo, volevo giocare per i titoli e in Israele mi sono subito sentito bene. Ho scoperto questo posto dove la cultura per il basket è incredibile, come lo sono i nostri tifosi”.
Il 24 enne francese ha poi continuato nel suo racconto e ha parlato della gravissima situazione che sta coinvolgendo persone innocenti:
“Ho provato a continuare a vivere la mia vita normalmente per assicurarmi che non cambiasse più. Siamo fuori da un mese e la mia famiglia ha iniziato a preoccuparsi. Ne approfittiamo quindi per fare diverse cose tra cui le cene di gruppo”.
Ci sono state inoltre tante persone della delegazione israeliana vittime del conflitto (19 morti tra tifosi e parenti) e anche tante famiglie tenute in ostaggio da Hamas. E a proposito di questo, del conflitto e su tutte le persone innocenti che stanno soffrendo a causa della guerra tra Hamas e Israele, Hoard, ha detto:
“Ciò che mi spezza il cuore è vedere morire persone innocenti ogni giorno”
Ci sarà, infine, una conferenza stampa nel pomeriggio di oggi giovedì 9 novembre che coinvolgerà la squadra israeliana. Sarà organizzata dalla stessa ambasciata del Paese colpito e dal centro Europeo per l’ebraismo con la presenza dei testimoni dei massacri.