IMU non si paga: esenzioni e condizioni per annullamenti.  L’Imposta Municipale Propria (IMU) è un’imposta a carico esclusivo dei proprietari degli immobili o dei titolari di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), o del concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e del locatario in caso di leasing.

Il legislatore ha esonerato dal pagamento dell’imposta le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, le aree fabbricabili e i terreni agricoli. In presenza di un omesso, insufficiente o tardivo pagamento dell’imposta, il contribuente deve versare l’importo dovuto con l’aggiunta di interessi e sanzioni. In questo contesto, è importante notare che esistono dei casi specifici nei quali l’IMU non si paga. Vediamo insieme quali sono e quando viene annullato il pagamento dell’imposta.

IMU non si paga

 Come detto sopra, l’IMU per l’abitazione principale non è dovuta. Sono obbligati a pagare l’imposta gli immobili di lusso classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Il legislatore ha previsto l’applicazione dell’aliquota IMU in una misura “standard”. Tuttavia, permette ai Comuni di apportare delle modifiche, in aumento o in diminuzione, entro i limiti fissati dalla legge.

In linea generale, per calcolare l’importo dell’Imposta Municipale Propria da pagare, è necessario considerare la rivalutazione della rendita catastale correlata al fabbricato locato del 5%. Il prodotto così ottenuto deve essere associato al moltiplicatore di riferimento per il coefficiente 160.

Per calcolare l’IMU sulla seconda casa in locazione ad affitto, è necessario considerare l’aliquota ordinaria pari all’0,86%.

Il pagamento della seconda rata dell’Imposta Municipale Propria (IMU) deve essere effettuato entro il 18 dicembre (a causa del fatto che il 16 cade di sabato). Vediamo insieme chi non deve versare la seconda rata.

Quando l’IMU non è dovuta?

Ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 296/2006, non si procede al pagamento per somme inferiori a 12,00 euro per anno d’imposta.

Chi non dovrà più pagare l’IMU?

 Il pagamento dell’IMU per l’abitazione principale non è dovuto, mentre sono assoggettate al versamento dell’importo dovuto a titolo di Imposta Municipale Propria le abitazioni di lusso classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze l’imposta non deve essere versata sui seguenti immobili assimilati all’abitazione principale:  

  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell’applicazione dell’imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
  • un solo immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile.

Che cosa succede se non si paga l’IMU?

In presenza di omesso, insufficiente o tardivo pagamento dell’imposta, il contribuente deve versare l’importo dovuto con l’aggiunta di interessi e sanzioni, che possono oscillare dallo 0,1% al 30%, a seconda del ritardo accumulato nel sanare l’irregolarità.

Cosa cambia per l’IMU 2023?

 Ai sensi dell’articolo 1, comma 762, della Legge 160/2019, il pagamento dell’IMU dovuta al comune per l’anno in corso avviene in due rate.

L’acconto per il 2023, relativo al primo semestre, si basa sulle aliquote e le detrazioni dell’anno precedente e deve essere pagato entro il 16 giugno 2023.

Il saldo a conguaglio sull’IMU per l’intero anno deve essere pagato entro il 18 dicembre, poiché il 16 dicembre è un sabato.

Come si fa a non pagare IMU sulla seconda casa?

 Nella sentenza n. 209/2022, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il doppio esonero alle coppie coniugate o unite civilmente che risiedono e dimorano in due abitazioni principali diverse.

 Chi paga l’IMU nel 2023?

II pagamento dell’imposta è dovuto dal:

  • proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
  • titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
  • titolare del diritto di abitazione;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Quando non si paga IMU su casa ereditata?

 In linea generale, nell’ipotesi in cui l’imposta non sia stata versata nei termini sulla casa ereditata, risultando scaduta prima dell’evento di morte e successione, la regolarizzazione dell’IMU spetta agli eredi.

Se, invece, i termini di scadenza dell’imposta cadono dopo la successione, in questo caso l’imposta viene regolarizzata dagli eredi in base alle rispettive quote.

Se il coniuge superstite eredita e utilizza l’abitazione come casa principale, viene applicata l’esenzione dal pagamento dell’IMU.