Cos’è il calamaro maialino, lo strano animale avvistato alle Hawaii? Nei giorni scorsi gli esploratori delle profondità marine a bordo del EV Nautilus hanno fatto un incontro davvero stravagante.
Gli scienziati si sono infatti imbattuti in un esemplare di calamaro maialino, le cui fattezze sono veramente particolari.
L’avvistamento è avvenuto a circa 980 metri di profondità, in prossimità della montagna sottomarina di South Point Pinnacles poco distante dalle isole di Hawaii.
Questi fondali non sono nuovi a mostrare creature quasi sconosciute che vivono appunto a notevoli profondità.
Ma come è fatto un calamaro maialino? E perché è soprannominato così?
Cos’è il calamaro maialino: com’è fatto
Il calamaro maialino vive negli abissi dell’Oceano Atlantico e Pacifico, sia alle latitudini tropicali che polari.
È una creatura dalle dimensioni molto ridotte. Lo sviluppo del suo corpo infatti può arrivare al massimo a 10 centimetri.
La struttura fisica è costituita da una forma ad imbuto con piccole pinne che utilizza per nuotare.
A differenza del calamaro comune non è però dotato di valvole. Due dei suoi tentacoli hanno uno sviluppo superiore agli altri e all’estensione del corpo.
Possiede prominenti fotofori oculari, che utilizza per vedere nelle profondità marine. Non si tratta di occhi come quelli umani: i fotofori permettono di osservare ciò che li circonda emettendo luce e non assorbendola.
La parte anteriore pronunciata funge da sifone a vista con un foro che permette di riempirsi di acqua. In questo modo l’animale può respirare e nuotare a propulsione.
Come la gran parte degli animali che popolano gli abissi, è semitrasparente.
Dopo lo sviluppo dallo stato larvale che avviene a circa 200 metri di profondità, questi animali si spingono nella zona mesopelagica, una fascia degli abissi fino a 1.000 metri di profondità e in cui penetra solo l’1% della luce solare.
Questa creatura si ciba prevalentemente di gamberetti e piccoli pesci allo stesso modo del calamaro comune.
Il periodo di vita è abbastanza limitato e si conclude con la riproduzione. Il maschio della specie dopo aver fecondato la femmina muore. Anche la femmina termina la sua vita dopo che le uova si sono schiuse.
Perché si chiama così
Dal nome scientifico Helicocranchia pfefferi, il calamaro maialino è conosciuto anche come calamaro porcellino e non è da confondere con il più colorato parente calamaro hawaiano.
Il soprannome deriva dal suo primo avvistamento. La prima impressione dei ricercatori fu proprio la somiglianza ad un simpatico maialino. Questo non solo per la colorazione vagamente rosea, ma soprattutto per il fatto che il corpo si gonfi durante gli spostamenti facendolo così assomigliare ad un paffutello porcellino.
Il galleggiamento perfettamente orizzontale è garantito da una camera interna piena di ammoniaca e grazie alla regolazione dei livelli di ammonio e di ioni sodio. Questo meccanismo è facilmente osservabile dall’esterno grazie alla sua struttura semitrasparente.
Il corpo del cefalopode è caratterizzato da macchie cromatofore, speciali organi di pigmento. Se osservato frontalmente, il loro disegno assomiglia ad un ampio e buffo sorriso, mentre i tentacoli frontali sembrano una bizzarra pettinatura.
Il precedente avvistamento
L’avvistamento registrato qualche giorno fa non è il primo in assoluto per questa zona. Già nel 2019 gli scienziati avevano si erano imbattuti in un esemplare di questa specie.
All’epoca l’incontro avvenne ad una profondità di 1.385 metri nelle vicinanze dell’atollo di Palmyra, a 1600 chilometri a sud delle isole Hawaii.
Ora come all’epoca gli scienziati hanno utilizzato un Rov sottomarino, un vero e proprio laboratorio marino che può spingersi fino a 4mila metri di profondità.
Il programma di ricerca dell’E/V Nautilus proseguirà anche nel futuro per esplorare al meglio questa zona.
Le isole Hawaii sono la manifestazione in superficie di un vastissimo ecosistema sottomarino. Appartengono infatti alle catene sottomarine più antiche ed estese della terra.