A Treviso una prof di matematica è finita al centro della bufera per un post pubblicato sui social (e cancellato poco dopo): la docente si è scagliata contro gli ebrei. Ha scritto una frase che ha scatenato subito la polemica. Qual è stata? “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi”. L’insegnante si è subito accorta di ciò che ha scritto e ha cancellato il post. A segnalarla è stata una giovane studentessa.

Treviso, il post choc della prof di matematica contro gli ebrei

Insegna alla media superiore internazionale di H-Farm in provincia Treviso la docente Hanane Hammoud, prof di matematica, che ha scritto un post contro gli ebrei. Ha riferito di averlo scritto “in un momento di rabbia”.

Nello specifico, ha postato nelle stories sul proprio profilo Instagram un video che in cui si vedevano gli orrori della guerra tra Israele e Palestina. A corredo ha scritto un commento:

Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei.

Il filmato con il relativo commento è rimasto online appena una manciata di minuti. L’insegnante si è presto accorta delle conseguenze che poteva avere una frase del genere. A maggior ragione alla luce del fatto che si tratta di una docente che, ogni giorno, a che fare con tanti ragazzi e ragazze. Così lo ha cancellato. Ma, si sa, il web non perdona.

La segnalazione della studentessa

In quei minuti in un cui il video e la frase della professoressa di Treviso sono rimasti online, sul suo profilo è capitata una studentessa della scuola media superiore internazionale di H-Farm. La giovane ha screenshottato il filmato pubblicato da Hanane Hammoud e ha mostrato poi il contenuto ai genitori.

L’immagine con la frase choc della docente è stata mandata poi tra le chat delle madri e dei padri degli studenti della scuola a Treviso. Anche altri studenti, visibilmente preoccupati, si sono scambiati questo screenshot. Le polemiche sono scoppiate subito e sono state tantissime.

In molti non potevano credere a ciò che leggevano. I ragazzi e i genitori non volevano capacitarsi del fatto che l’insegnante avesse potuto scrivere una frase del genere. Eppure, così è stato. Lo screen è poi arrivato anche alla cattedra dei presidi e dirigenti scolastici di H-Farm.

Treviso, prof di matematica nella bufera: le parole della docente

Hanane Hammoud, mercoledì mattina scorsa, è tornata a lezione dopo una settimana di stop per la week holiday. La docente è ritornata sul posto di lavoro dopo le vacanze e si è recata a parlare e discutere con i dirigenti dell’istituto. La donna ha spiegato di trovarsi in una stressante e preoccupante situazione psicologica per la situazione attuale in Medio Oriente.

L’insegnante di Treviso è originaria del Libano. Qui è nata e ha trascorso gran parte della sua giovinezza. Inoltre, sempre in Libano, ha conseguito una prima laurea in Scienze. Poi si è specializzata in matematica presso l’università americana di Dubai.

La donna ha ancora oggi un forte legame con la sua terra e il suo Paese d’origine. Ai dirigenti scolastici ha raccontato che molti suoi amici e parenti si trovano in Palestina e stanno vivendo momenti difficili e preoccupanti.

Le frasi, le scuse e le giustificazioni della donna però non sembrano essere bastate. I vertici della scuola H-Farm starebbe valutando un provvedimento disciplinare nei suoi confronti. Non si esclude nemmeno, per il momento, che la docente possa essere colpita addirittura da una sospensione.

Valditara ha avviato le verifiche

A proposito di questo avvenimento, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha avviato verifiche. Dal momento che la scuola è straniera e non vigilata dal Mim, l’iter disciplinare deve partire dall’istituto stesso. Il ministro ha affermato:

Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona come ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili.

Gli ultimi episodi di antisemitismo

Negli ultimi tempi si sta parlando sempre di più di quella che sembra essere una vera e propria ondata di antisemitismo in Italia e all’estero. A Roma, ad esempio, sono state deturpate delle pietre d’inciampo. Sono state sfregiate alcune locandine degli ostaggi israeliani a Napoli.

Alla lista poi si è aggiunta anche la città di Milano. Un uomo di 56 anni, che lavora come operaio, è stato identificato come l’artefice degli sfregi antisemiti apparsi su alcuni palazzi del capoluogo lombardo.