Un nuovo farmaco per dimagrire, utile contro diabete e obesità, sarebbe in grado di ridurre il peso dei pazienti di un quinto.
Il principio attivo è il tirzepatide, venduto con il nome di Zepbound. Scopriamo tutti i dettagli, quando può essere utile e chi dovrebbe prenderlo.
Nuovo farmaco per dimagrire: tirzepatide
Il tirzepatide è adatto ai diabetici adulti di tipo 2 che non presentano ipersensibilità nota al principio attivo. Se hai una storia (propria o familiare) di carcinoma midollare della tiroide, dovresti evitare di prenderlo.
Questo principio attivo imita gli effetti degli ormoni del corpo GIP e GLP-1. Ciò fa sì che i pazienti riescano a rilasciare più insulina.
Inoltre il tirzepatide aumenta il senso di sazietà, per cui i pazienti mangiano meno e di conseguenza perdono peso. Ecco perché questo nuovo farmaco è utile anche per dimagrire e combattere l’obesità.
Tutti gli studi rilevanti per l’approvazione hanno dimostrato che la tirzepatide può ridurre in modo statisticamente significativo i livelli di zucchero nel sangue e il peso corporeo.
Ovviamente, come tutte le cure farmacologiche, non sostituisce una dieta sana e l’esercizio, che dovrebbero comunque accompagnare la terapia.
I partecipanti allo studio sono stati in grado di perdere anche il 23% del loro peso iniziale.
Quali sono gli effetti collaterali di questo nuovo farmaco
Il profilo di tollerabilità di questo nuovo farmaco agonista del recettore GIP/GLP-1 è simile a quello degli agonisti del recettore GLP-1.
Gli effetti collaterali più comuni riportati sono stati nausea, vomito e diarrea, generalmente da lievi a moderati. Si sono verificati più frequentemente con l’aumento della dose e sono diminuiti nel corso del trattamento.
Per approvare il farmaco è stata necessaria una meta-analisi sulla sicurezza cardiovascolare. Tirzepatide non ha mostrato un aumento del rischio dei quattro eventi avversi cardiovascolari maggiori, ovvero: morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus e angina pectoris instabile ospedalizzata.
Come si usa il tirzepatide?
All’inizio della terapia, 2,5 mg di tirzepatide vengono iniettati per via sottocutanea utilizzando una penna preriempita una volta alla settimana per quattro settimane.
Dopo quattro settimane la dose deve essere aumentata a 5 mg una volta alla settimana. Ulteriori aggiustamenti posologici possono essere effettuati secondo necessità, dal medico, con incrementi di 2,5 mg dopo ogni quattro settimane di utilizzo.
La dose di mantenimento raccomandata dal produttore è 5 mg, 10 mg o 15 mg una volta alla settimana.
Il farmaco è già venduto in America come trattamento per il diabete con il nome Mounjaro, ma d’ora in poi potrà essere venduto anche a persone affette da obesità o a coloro che sono in sovrappeso e hanno comorbilità.
Al momento il farmaco non è ancora in Italia, perché servono ulteriori studi. Se anche questi dovessero avere esito positivo, con tutta probabilità il terzipatide sarà disponibile da inizio 2024.
La tirzepatide è principalmente indicata per le persone con un indice di massa corporea elevato, quindi grave sovrappeso o obesità.
Molto spesso queste persone hanno molta difficoltà nel perdere peso, a causa di uno squilibrio ormonale o malattie del metabolismo.
Lo specialista, in questo caso, dopo aver fatto degli esami specifici, potrà prescrivere la tirzepatide come terapia per dimagrire e controllare il peso.
Il farmaco sarà utilizzato in sinergia con un programma di dimagrimento ed esercizio fisico. La terapia farmacologica rientrerà sempre in un percorso controllato dallo specialista, in questo caso un endocrinologo.