La Legge di Bilancio per il 2024 rende strutturale il Bonus ISCRO, più comunemente conosciuto con il nome di Bonus Partita Iva 800 euro Inps: come richiedere l’assegno? Prima di rispondere a questa domanda, è bene capire cos’è e a chi spetta l’assegno mensile.

Il Bonus ISCRO si configura come una sorta di cassa integrazione per i professionisti e le piccole Partite Iva che perdono il lavoro. La buona notizia, oltre al fatto che diventerà una misura fissa, riguarda la platea di beneficiari, che sarà allargata.

Vediamo subito a chi spetta e come richiedere l’assegno.

Cos’è e a chi spetta il Bonus Partita Iva 800 euro

Il Bonus ISCRO, anche chiamato Bonus Partita Iva 800 euro Inps, è una misura già largamente sperimentata durante gli anni passati, nei periodi difficili della pandemia e con la crisi derivata dal conflitto in Ucraina.

Dopo tre anni di sperimentazione, il Bonus acquista la qualifica di vero e proprio ammortizzatore sociale. Infatti, possiamo definire la misura come una cassa integrazione rivolta ai professionisti e ai piccoli titolari di Partita Iva che perdono il lavoro.

La misura può essere richiesta una sola volta nell’arco di tre anni, da parte dei soggetti che esercitano abitualmente attività di lavoro autonomo.

A partire dal 2024, i requisiti d’accesso cambiano, permettendo l’ottenimento della misura ad una platea molto più ampia. Ecco quali sono:

  • Il reddito sale a 12.000 euro. La soglia viene rivalutata ogni anno, in base alla variazione ISTAT dei prezzi;
  • Fatturato dell’anno precedente alla presentazione della domanda deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente la presentazione della domanda;
  • Titolarità della Partita Iva da almeno tre anni.

Oltre ai suddetti requisiti, si devono rispettare anche le seguenti condizioni:

  • Iscrizione esclusiva alla Gestione Separata;
  • Essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • Avere la Partita Iva attiva da almeno quattro anni, per l’attività per la quale ci si è iscritti alla Gestione previdenziale.

Come richiedere il bonus Inps Partita Iva

Chi rispetta i requisiti e le condizioni previste dalla misura, può richiedere il Bonus Inps Partita Iva. In che modo? Per ottenerlo sarà sufficiente presentare la domanda all’Inps, direttamente online.

È sufficiente autenticarsi con Spid, Cie o Cns, cliccare su “Sostegni, sussidi ed indennità”, poi su “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità”. Successivamente, è sufficiente seguire il seguente percorso: “Vedi tutti”, poi, “Strumenti” e cliccare su “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Infine, basterà cliccare su “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale o Operativa (ISCRO)”.

La richiesta, come abbiamo già detto, può essere inoltrata una sola volta nel triennio, entro il 31 ottobre di ciascun anno. Alla domanda, dovrà essere allegata l’autocertificazione dei redditi prodotti per gli anni interessati.

Successivamente alla presentazione dell’istanza, l’Inps provvederà a verificare i dati autodichiarati. In cosa consiste il Bonus ISCRO? La misura consiste in un’indennità mensile che viene erogata dall’Inps

Come viene calcolato l’importo del bonus

L’indennità sarà pari al 25% dei redditi, su base semestrale, che vengono dichiarati nei due anni precedenti all’anno prima rispetto a quello in cui è stata presentata la domanda.

L’assegno sarà versato dall’Inps, nella misura massima di 800 euro al mese, per un massimo di sei mesi. Il bonus non potrà essere inferiore a 250 euro. Come abbiamo già detto, gli importi sono rivalutabili in base all’inflazione. Infatti, gli importi cambiano annualmente, in quanto oggetto di rivalutazione dell’ISTAT.

Per il 2023, ricordiamo, l’importo minimo erogato è pari a 275,38 euro e fino ad un massimo pari a 881,23 euro.

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