Edoardo Brogi, dopo aver sfiorato il live di X Factor arrivando fino agli Home Visit, torna con il singolo “Su di me” (Dischi dei Sognatori/Ada Music), canzone che segna un nuovo punto di partenza frutto di una grande sperimentazione e di una rinnovata consapevolezza.

Edoardo Brogi: intervista

Tag24 ha contattato telefonicamente Edoardo per parlare dell’uscita di questo brano ed anche della sua recente esperienza a X Factor.

Come nasce “Su di me”?

Questo brano è nato grazie ad una collaborazione che ho fatto con Le Ore con cui sto producendo nuovi brani. Semplicemente è nato in una giornata di session in studio, così per caso. Sono molto felice di lavorare con loro. Io non li conoscevo e loro non conoscevano me. Abbiamo fatto un bel po’ di canzoni e c’è stato subito un bel legame a livello artistico ed umano.

Hai tante canzoni, quindi farai uscire un disco?

L’idea è quella di inserire tutte le canzoni in un EP o in un album. Fino ad ora ho fatto uscire solo singoli, 6 o 7 non ricordo. La cosa fondamentale è racchiudere tutto in un progetto più concreto. Sicuramente prima ci saranno altri singoli.

Sei reduce da X Factor: c’è qualcosa che non rifaresti?

Penso sia stata una esperienza molto bella, difficile, stressante. Non credevo di riuscire a reggere la botta perché comunque sono ore di attesa, stress. Quando ti esibisci oltre ai giudici hai davanti 6mila persone che sono lì a guardarti e quella è la cosa bella che ti stimola. Sono contento di come sia andata perché nonostante tutto ho avuto modo di farmi vedere e mettermi in gioco. Sono arrivato anche molto in là.

Perché Dargen D’Amico non ti ha scelto?

Lì ci sono tanti fattori. Avrà fatto le sue scelte a livello di programma. A telecamere spente mi ha detto che lui mi vedeva già avviato e non adatto in un contesto come i Live. Penso di aver dato tutto me stesso e penso di aver messo molto di me anche nelle cover. Non ho rammarico di niente. Negli ultimi anni X Factor l’ho seguito e non seguito. Quest’anno c’è stato un livello molto alto in generale. Ho conosciuto ragazzi fortissimi, anche che non sono passati alle Audizioni, tutti ragazzi validi. Faccio un grande in bocca al lupo al team di Dargen perché sono tre generi diversi ma forti.

Chi secondo te merita di vincere e chi invece non dovrebbe stare lì?

Di dire chi dovrebbe essere eliminato non me la sento perché ho legato con tutti, non solo della squadra di Dargen. Secondo me dovrebbe vincere un ragazzo toscano, ma non dirò altro. In realtà è facile perché è l’unico toscano (Selmi, ndr). Sono tutti validi, si meriterebbero di andare avanti ed arrivare alla fase di inediti che avrei voluto raggiungere anche io. Essere cantautori ed avere la possibilità di presentare il proprio inedito è una grande opportunità?

In passato avevi provato altri talent?

Avevo provato Amici tanti anni fa, ma non avevo mai cantato davanti a nessuno e avevo una bozza sul telefono di questo brano che poi ho suonato con la chitarra. Sono arrivato alle selezioni su Real Time, poi non mi hanno preso. Anche Amici mi è servito molto perché mi sono messo in gioco. Ho capito se realmente ero pronto al mondo della musica. Ero acerbo, avevo cantato due cover con la mia chitarra e Polvere, la mia prima canzone scritta di getto in camera.

Il Festival di Sanremo ti piacerebbe?

Assolutamente, questo non lo posso negare perché Sanremo è un altro obiettivo che mi sono posto da sempre. Sono leone come segno zodiacale, quindi non mollo. Sanremo Giovani è un contesto che vorrei riprovare, un palco che voglio prendermi.

Riproverai anche Una voce per San Marino?

L’anno scorso è stato bello, molto stancante anche lì. Abito a Firenze quindi ho fatto avanti e indietro per le selezioni San Marino. Una bella atmosfera sulla finale, ma arrivare sesto è stato bello con un pezzo che per me vale molto.

Invece sei rimasto in contatto con Irama dopo Coca Cola Future Legend?

Con Irama è stato bel periodo pieno, un anno con lui e il produttore Giulio Nenna. Irama lo vedrò il 25 novembre perché fa un concerto a Firenze e passerò a trovarlo. Il rapporto sempre buono. Ognuno di noi ha tanti impegni, quindi avere un attimo entrambi per prendercelo per noi non semplice. Abbiamo fatto un anno di contest intenso e siamo stati insieme in studio per tanto tempo. A livello di carattere siamo molto simili. Entrambi molto riservati all’inizio, poi più spontanei a livello di conoscenza.

Prossimi concerti in vista?

Stiamo iniziando a buttare giù un po’ di date. Questa estate ho fatto un bel po’ di live anche con la band e vogliamo ripetere questa formazione anche di inverno.